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Scampia, carabinieri fanno irruzione e trovano la catena di montaggio delle dosi di crac

Scampia, periferia Nord di Napoli, i carabinieri irrompono in un appartamento e trovano esponenti ritenuti affiliati al clan Notturno mentre confezionano come in una catena di montaggio le dosi di crack. Sequestrati 266 pacchetti di sostanza stupefacente e circa 2.200 euro.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La droga sequestrata a Scampia
La droga sequestrata a Scampia

Una piazza di spaccio nel cuore di Scampia smantellata dai carabinieri, che hanno arrestato anche quattro persone mentre confezionavano del crack. Secondo gli inquirenti, si tratterebbe di personaggi ritenuti vicini al clan "Notturno", alcuni dei quali parenti di alcuni uomini del clan stesso. A finire in manette sono stati A.I., trentunenne di Scampia e zio acquisito del presunto reggente del clan Notturno, ucciso in un agguato di camorra il 18 settembre scorso; G.I., trentacinque anni, R.I, ventitré anni e V.F., ventinove anni. Tutte persone già note alle forze dell'ordine e ritenute affiliate al clan camorristico dei Notturno. Sono stati arrestati dai carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia Stella, in flagranza di reato con l'accusa di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio.

Intenso il lavoro dei militari che hanno portato allo smantellamento della piazza di spaccio, scoperta dopo un lungo e meticoloso servizio di osservazione. La piazza si trovava nel cosiddetto "Chalet Bakù" – "Lotto T-A", in via Federico Fellini, una zona considerata sotto l'influenza del clan Notturno. Dopo i vari appostamenti ed indagini, il blitz è avvenuto con un'irruzione in un appartamento al settimo piano in uso ad uno dei quattro arrestati, scoprendo il gruppo mentre preparava e confezionava droga.

Scattate le perquisizioni, sia a livello locale che personale, i militari hanno rinvenuto 266 dosi di crack già pronte allo spaccio del dettaglio, due buste con dieci grammi della stessa droga e 2.260 euro in banconote di vario taglio, considerate i proventi delle loro attività illecite. Sequestrati anche due bilancini di precisione ed il materiale utile per il confezionamento della merce. I quattro arrestati sono stati così trasferiti al carcere di Poggioreale.

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