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Scarichi in mare a Megellina, il responsabile rischia soltanto una multa

È stato rintracciato ieri dalla Polizia Municipale di Napoli, grazie ai filmati di una telecamera di sorveglianza, il responsabile degli scarichi in mare a Mergellina, che hanno colorato l’acqua di un bianco intenso. L’uomo, che lavora per una ditta di autoespurgo di Caivano, ha sversato polvere di marmo in un tombino, che è finito tutto in mare: rischia però, secondo il codice penale, soltanto una multa.
A cura di Valerio Papadia
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NAPOLI – Potrebbe cavarsela soltanto con una multa l'uomo che ha sversato polvere di marmo in un tombino, colorando di un bianco intenso le acque del Golfo di Napoli, nel tratto antistante il lungomare di Mergellina. Il codice penale, infatti, prevede soltanto una multa per il semplice reato di inquinamento ambientale. L'uomo, dipendente di una ditta di autoespurgo di Caivano, nella provincia partenopea, è stato rintracciato ieri dagli uomini della Polizia Municipale, che sono arrivati a lui grazie alle immagini di sorveglianza di una telecamera: il video mostrava proprio l'uomo sversare in un tombino, tramite un bocchettone, la polvere di marmo, che è poi finita in mare dandogli quell'insolita colorazione.

Raggiunto dai vigili urbani, l'uomo ha dapprima negato il suo coinvolgimento nella faccenda, ma non ha potuto più mentire davanti alle immagini delle telecamere. Le sorti dell'uomo, però, non sono ancora decise. Si attendono i rilievi dell'Arpac, l'Agenzia regionale di protezione ambientale: qualora si profilasse il reato di disastro ambientale, l'uomo rischierebbe una pena che oscilla dai 5 ai 15 anni di reclusione.

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