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Sciopero Anm, adesione oltre il 90 percento: Napoli è paralizzata

Lo sciopero di 24 ore dei mezzi Anm indetto oggi, lunedì 2 ottobre, dai sindacati, ha avuto un’adesione di oltre il 90 percento. Il traffico, a Napoli, è in tilt: l’intera città risulta paralizzata. Intanto,
A cura di Valerio Papadia
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Che quella di oggi, lunedì 2 ottobre, fosse una giornata infernale per il trasporto pubblico a Napoli, lo si era immaginato quando i sindacati avevano indetto uno sciopero di 24 ore dei mezzi dell'Anm, l'Azienda napoletana per la mobilità, che gestisce gli autobus, la Linea 1 della metropolitana e le Funicolari. Quello che nessuno si aspettava, però, è che lo sciopero raccogliesse tutto questo consenso: l'adesione da parte dei dipendenti dell'azienda, infatti, si è attestata oltre il 90 percento, con punte vicine alla totalità per quanto riguarda il trasporto su gomma. Ma non ci sono soltanto gli autobus: le stazione della collinare, così come quelle delle Funicolari, sono ancora chiuse. L'intera città è paralizzata, con il traffico cittadino completamente in tilt e la difficoltà, per chi ha bisogno di spostarsi, anche di reperire mezzi di trasporto alternativi come i taxi.

Nel frattempo, circa 300 dipendenti dell'Anm, questa mattina si sono radunati a piazza Municipio, sotto Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, dove si è svolto un incontro tra alcuni delegati sindacali e l'assessore al Lavoro, Enrico Panini. "Alla base di questo sciopero c'è il futuro dell'azienda – ha spiegato Pierino Ferraiuolo, segretario regionale Uil Trasporti Campania – Manca una prospettiva per 258 lavoratori e rivendichiamo il mancato rispetto di un accordo, sottoscritto da tutte le sigle sindacali, che prevedeva anche l'erogazione del premio risultato 2016. Ci sono una serie di atti unilaterali intrapresi dall'azienda che modificano in maniera autonoma le organizzazioni del lavoro, penalizzando fortemente i dipendenti Anm. Ma a preoccuparci, prima di tutto, è la tenuta aziendale. Il Comune deve garantire risorse per far uscire Anm fuori dalla crisi".

Per il sindaco de Magistris lo sciopero va contro i cittadini

Dure le parole utilizzate contro lo sciopero, in un post su Facebook, dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris, che ha definito l'agitazione sindacale di oggi "una partita meschina contro la città". Il primo cittadino partenopeo spiega: "I napoletani sono vittime di uno sciopero di 24 ore del trasporto pubblico. Mentre troppi si giocano partite che non sono nell'interesse dei cittadini e dei lavoratori, noi stiamo lottando per salvare il trasporto pubblico, renderlo efficiente in linea con le capitali europee e salvaguardare i diritti dei lavoratori". Il post del sindaco continua: "Se non si resta uniti è difficile vincere ed i primi che pagheranno, presto, saranno i lavoratori, con licenziamenti pesanti. Come amministrazione comunale faremo di tutto per evitarlo, ma riscontriamo che non tutti stanno andando nella stessa direzione. Siccome siamo l'unica amministrazione italiana tra le città metropolitane che ha difeso i servizi pubblici, senza privatizzare e licenziare, e che ha messo in campo una imponente strategia di rilancio immediato del trasporto pubblico in area metropolitana, oggi esprimo solidarietà totale ai miei concittadini per gli ingiusti disagi che devono subire e che si sommano ad un trasporto locale ancora lontano dagli standard a cui puntiamo, non certo per colpe di questa amministrazione".

È compito del Comune di Napoli risanare l'Anm

Il Ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti, invece, in un'intervista a Repubblica, punta il dito contro l'amministrazione comunale: "Il compito principale spetta al Comune di Napoli. Deve trovare la strada per il risanamento gestionale e finanziario dell'azienda". Noi possiamo essere di supporto, ma i passi fondamentali spettano al Comune" ha dichiarato il Ministro.

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