Sciopero tassisti, a Napoli in centinaia al corteo di protesta. Slogan contro Stato e Uber
È partito questa mattina alle ore 10, e durerà fino alle 22, lo sciopero generale dei taxi indetto dalla sigla sindacale Usb. Gli autisti delle auto bianche, a Napoli, non solo hanno incrociato le braccia, ma hanno anche organizzato un corteo, partito poco dopo l'inizio dello sciopero da Porta Capuana e diretto a piazza del Plebiscito, dove i tassisti si fermeranno per un sit-in all'esterno del palazzo della Prefettura. Numerosi – in centinaia – hanno aderito alla manifestazione, causando inevitabilmente disagi, anche gravi, alla circolazione automobilistica, che procede a rilento nelle zone interessate dal passaggio del corteo.
I lavoratori si oppongono alla volontà dello Stato di liberalizzare la professione, rendendo così accessibile a chiunque di improvvisarsi tassisti. Il Governo, infatti, vorrebbe modificare la legge 21/92 che si oppone alla liberalizzazione del settore.
Slogan contro Governo e Uber
Durante la sfilata dei tassisti per le vie della città, oltre all'accensione di qualche fumogeno a piazza Garibaldi, sono stati gridati duri slogan contro il Governo, contro Uber e contro le "multinazionali che vogliono ridurre i tassisti a salariati sfruttati". "Uber è illegale e vuole sfruttare i tassisti che hanno acquistato una licenza e le auto Ncc devono rispettare l'obbligo di fare ritorno in rimessa dopo aver accompagnato i clienti" ha dichiarato Rosario Pertichini, del coordinamento Usb.