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Scoperta a Casavatore una discarica abusiva con carcasse di auto e rifiuti pericolosi

Una discarica abusiva scoperta a Casavatore, alle porte di Napoli: in un capannone, oltre 500 metri cubi di rifiuti pericolosi e non, tra cui carcasse di auto, pneumatici, turbine, carrozzerie e via dicendo. Denunciato il titolare di una ditta che smaltiva senza titolo né autorizzazione questo tipo di rifiuti.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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I rifiuti stoccati illegalmente nel capannone a Casavatore (Napoli) e scoperti dai carabinieri.
I rifiuti stoccati illegalmente nel capannone a Casavatore (Napoli) e scoperti dai carabinieri.

Una discarica abusiva vera e propria quella scoperta dai carabinieri di Napoli all'interno di un capannone a Casavatore, nell'hinterland napoletano. Oltre cinquecento metri cubi di rifiuti di varia natura, abbandonati a sé stessi all'interno dell'area, in una maniera tale che la parola "stoccaggio" sarebbe anche sbagliata. In realtà erano tutti accatastati, accumulati, in una sorta di enorme muro di rifiuti di vario tipo, alcuni dei quali anche potenzialmente pericolosi visto che andrebbero smaltiti in maniera approfondita e sicura per tutelare l'ambiente e la pubblica salute. Al termine dell'operazione, è stato denunciato il titolare di una ditta nella cittadine alla porte di Napoli.

L'uomo, stando a quanto ricostruito dai carabinieri forestali del nucleo investigativo di polizia ambientale e agroalimentare del Comando Regione Campania, gestiva senza alcuna autorizzazione né tantomeno un titolo per farlo, lo smaltimento di rifiuti pericolosi e non all'interno del capannone. E tra questi rifiuti c'era davvero di tutto: serbatoi di carburante, componenti meccaniche di motociclette ed automobili, turbine, pneumatici, carrozzerie di vario tipo, e via dicendo. Tutti rifiuti che, invece di essere bonificati e trattati secondo le normative vigenti giacevano ammassati all'interno della struttura. I militari dell'arma hanno anche fatto sapere che, secondo quanto ricostruito, in un secondo momento quei rifiuti sarebbero stati separati e posati su un terreno impermeabile al percolato.

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