Scoperti col telefonino in carcere, detenuti picchiano tre agenti della penitenziaria
Uno ne è uscito con un sopracciglio spaccato, gli altri due hanno riportato contusioni ed escoriazioni in tutto il corpo: tre agenti della polizia penitenziaria sono stati picchiati da alcuni detenuti che erano stati scoperti mentre, nelle proprie celle, stavano usando dei telefoni cellulari che erano stati introdotti illegalmente in carcere. L'episodio risale alla serata di ieri, 5 settembre, è avvenuto nella struttura penitenziaria di Ariano Irpino, in provincia di Avellino; i tre poliziotti hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche, le loro condizioni non sono gravi.
L'aggressione è avvenuta in cella, subito dopo l'ingresso degli agenti. Durante il giro di controllo, i poliziotti si erano accorti che i detenuti stavano effettuando delle telefonate. Hanno fatto irruzione ma, mentre perquisivano la stanza alla ricerca degli smartphone, sono stati aggrediti all'improvviso. Ne è nata una violenta colluttazione, in cui gli agenti hanno avuto la peggio: sono rimasti feriti e sono stati accompagnati in ospedale; a uno di loro è stata suturata una profonda ferita sull'arcata sopraccigliare, dopo le cure sono stati dimessi con prognosi tra i 5 e i 10 giorni.
Ulteriori indagini sono in corso per capire come i telefonini fossero entrati in carcere. Nella stessa struttura, nel febbraio scorso, altri tre poliziotti erano rimasti feriti dopo una discussione con un detenuto che si rifiutava di tornare in cella: l'uomo aveva colpito al volto uno di loro con un estintore e aveva aggredito gli altri due che erano arrivati in soccorso del collega.