
Il giorno dopo l'omicidio di Filomena Sorvillo, comincia a emergere la dinamica del delitto consumato nell'abitazione che la donna, 70 anni, divideva con il figlio a Orta di Atella in provincia di Caserta. È stato proprio l'uomo, 40 anni, ha confessare di aver ucciso la madre. Prima ha avvertito uno zio telefonandogli in preda alla disperazione, poi si è consegnato alle forze dell'ordine.
Secondo quanto riportato da il Mattino, Marco Mattiello sarebbe stato preso da una crisi al culmine della quale avrebbe minacciato di togliersi la vita, sconvolto e terrorizzato per aver recentemente scoperto di essere sieropositivo. Quando la madre è intervenuto per calmarlo l'uomo l'ha aggredita, afferrandogli la testa sbattendogliela più volte con violenza contro una parete, fino a lasciarla accasciare a terra ormai senza vita. L'omicidio è maturato in un contesto familiare difficile. L'uomo, con problemi di alcol e con un profilo psicologico border line, già in passato aveva aggredito la madre, ex maestra in pensione. Ma Filomena aveva deciso di accoglierlo nuovamente in casa, nel tentativo di convincerlo ad andare avanti nonostante la scoperta di aver contratto l'Hiv.