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Scuola della porcellana di Capodimonte, primi passi verso la salvezza

Si apre un primo spiraglio per la salvezza dell’istituto che prepara gli artigiani della porcellana: la Regione Campania sarebbe pronta con un provvedimento che sospende l’accorpamento. Ma il problema non è risolto.
A cura di Gaia Bozza
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L'istituto della Porcellana di Capodimonte non è salvo, ma ha fatto un primo passo verso la salvezza. La sospensiva è pronta, giurano da Palazzo Santa Lucia. La Regione Campania avrebbe messo nero su bianco un provvedimento che blocca, per il momento, il rischio chiusura dell'istituto della porcellana di Capodimonte. Fanpage.it lo apprende al termine di un incontro che si è svolto tra l'assessore Miraglia e una delegazione di insegnanti dell'istituto. L'istituto Caselli  è un pezzo importante della nostra cultura: si trova nella Real Fabbrica Borbonica ed è l'unico centro in Italia che prepara tecnici specializzati nel settore della ceramica e della porcellana. E' nato con una missione specifica: cioè promuovere, studiare e tutelare questa tradizione campana antichissima, famosa in tutto il mondo e tutelata anche da un marchio. Con una delibera regionale questa tradizione era stata data in pasto alla spending review: e nonostante la sospensiva, poiché ha meno di 600 alunni, di fatto rischia ancora un accorpamento, poiché questo è il destino delle scuole giudicate sottodimensionate. Il problema è destinato a riproporsi, se non verrà riconosciuto a questo istituto ciò che è stato stabilito per istituti dalla storia e dalle tradizioni analoghe: lo lo status di indirizzo raro come è stato per lo Stradivari di Cremona e l'istituto del Mosaico di Ravenna.

Una volta sospeso il provvedimento, bisognerà quindi lavorare affinché il ministero dell'Istruzione riconosca lo status di indirizzo raro e permetta quindi alla scuola di salvarsi. Come Fanpage.it ha mostrato in un reportage su come stiamo mortificando in made in Italy, in caso contrario la perdita sarebbe enorme; in queste settimane un manipolo di docenti e studenti ha ingaggiato una dura lotta contro l'ipotesi chiusura/accorpamento, con una petizione online, manifestazioni e incontri istituzionali con la Municipalità, il Comune e la Regione. Che aveva annunciato un dietrofront in un comunicato stampa: ora, finalmente, pare si sia alla stretta finale per una sospensione di quel provvedimento. Ma il lavoro da fare è enorme anche perché la scuola sconta problemi strutturali: carenza di materiali, degrado della struttura, scarsa valorizzazione.

Nei giorni scorsi è intervenuto anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, che ha scritto al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro e al Direttore scolastico regionale, Luisa Franzese: “Ho l’urgenza di rappresentare – scriveva de Magistris – che il “Caselli” che si trova all’interno del bosco di Capodimonte, è parte fondamentale della cultura territoriale e nazionale e come tale ne deve essere tutelata l’autonomia”.

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