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Sesso in cambio di promozioni, il docente indagato: ‘I miei esami alla luce del sole’

Il professor Angelo Scala, il docente della facoltà di Giurisprudenza sospeso perché accusato di aver ricevuto favori sessuali in cambio di promozioni, si difende. “I miei esami alla luce del sole”. Sull’inchiesta della Procura di Napoli, aggiunge: “Nessuno studente mi ha denunciato, leggerò le accuse e darò la mia versione”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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Non entra nel merito della vicenda ("di questo si occuperà il mio avvocato"), ma ribadisce che "nessuno dei miei studenti mi ha denunciato" e che i suoi esami "avvengono alla luce del sole, nel rispetto della valutazione su una prova realmente effettuata". Il professor Angelo Scala, docente universitario alla facoltà di Giurisprudenza "Federico II" di Napoli e rettore all'Unifortunato (Università Telematica Giustino Fortunato) di Benevento ha spiegato il suo punto di vista sulle indagini che lo vedono coinvolto.

Cinquantadue anni, docente di diritto processuale civile, a breve il professor Angelo Scala diventerà anche padre per la seconda volta. Agli onori di cronaca era balzato anche per aver difeso, in uno dei procedimenti giudiziari con il Fisco italiano, anche Diego Armando Maradona. Le indagini sono partite "per caso", perché gli inquirenti stavano seguendo un'altra vicenda, dove lui non è indagato, ma che ha fatto da "sponda" per quello che è diventato il suo caso. "Si è partiti da una inchiesta che riguarda una vicenda avvenuta a Nocera", ha spiegato in una lunga intervista rilasciata al Mattino, "nella quale io non sono indagato ma intervengo come professionista, come avvocato. Ebbene è bastato questo per consentire alla Procura di Napoli di chiedere e ottenere il diritto a intercettare le mie utenze, ad utilizzare uno strumento invasivo come il trojan per conoscere tutto il fiume di eventi, parole, relazioni che per mesi hanno scandito la mia esistenza, e non solo la mia", ha spiegato Scala.

Da qui, le indagini nei suoi confronti, che hanno riguardato anche alcuni suoi studenti, che sono già stati interrogati dalla Procura. Lui però ribadisce: "Non mi permetterei mai di entrare nel merito delle contestazioni che mi vengono mosse, questo è un lavoro del mio avvocato", ha aggiunto, specificando poi che "nessuno dei miei studenti mi ha denunciato. Per me tutti i miei esami sono corretti, avvengono alla luce del sole, nel rispetto della valutazione su una prova realmente effettuata. Il resto va affrontato in un'aula di giustizia, calibrando la portata delle accuse rispetto alla realtà dei fatti". Nel frattempo, dopo la richiesta di arresti domiciliari avanzata dai pubblici ministeri, è arrivata la sospensione di nove mesi, sebbene lui si fosse già dimesso tempo fa, una volta preso atto delle indagini.

"Ho incontrato gli inquirenti nel corso di un interrogatorio a porte chiuse, li ho trovati rispettosi. So che hanno fatto il loro lavoro, che si sono trovati di fronte a una ipotesi di reato e l'hanno verificata. O meglio: la stanno verificando, perché l'indagine è aperta c'è ancora la mia versione da mettere agli atti. Non entro nel merito delle accuse", ha ribadito il professor Scala, "ho ricevuto questo provvedimento di sospensione, ora leggeremo le accuse e proveremo a calarle nella realtà delle relazioni realmente vissute in questi mesi, poi offriremo le nostre valutazioni. Non aggiungo altro, il resto è lavoro da fare al cospetto dei magistrati".

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