Sette sparatorie in tre giorni, ecco chi è il “pistolero” dell’agro nocerino-sarnese

Sparava contro i suoi bersagli perché "antipatici". Nessun motivo particolare, dunque, ma semplice antipatia personale, che tuttavia non sarebbe giustificata da alcun episodio specifico. Questa, al momento, sarebbe l'unica spiegazione fornita da L.C., il ventisettenne che finora risulta l'unico indagato per le diverse sparatorie avvenute negli ultimi giorni nell'agro nocerino-sarnese.
L'accusa nei suoi confronti è quella di tentato omicidio, danneggiamento e porto abusivo d'armi: da mercoledì sera, il ventisettenne risulta in stato di fermo, ma l'esatta spiegazione di quanto fatto è ancora avvolta nel mistero. Almeno sette le sparatorie accertate tra Cava de' Tirreni, Sarno, Pagani e Nocera. Un solo ferito, fortunatamente, ma tanta paura tra i passanti ed un senso di inquietudine diffuso, dovuto proprio all'apparente mancanza di movente.
L.C. non appartiene infatti ad ambienti criminali: il giovane proviene da una famiglia normale, padre lavoratore in una ditta edile, madre infermiera, fratello poliziotto in servizio a Roma. Con lui, il fedele cane di razza Jack Russell, sempre al suo fianco. Nessun problema apparente, dunque, ma due episodi avrebbero caratterizzato la sua vita: la separazione dei genitori e prima ancora la morte di un amico in un incidente stradale.
Ma neanche questo basta a spiegarne la follia. Ha agito, a quanto pare, da solo, armato di una semiautomatica Glock 9,21 con la quale per ben tre giorni ha sparso il terrore con sette sparatorie, avvenute per strada ed in pieno giorno. Si cerca di scavare ulteriormente nel passato del giovane, alla ricerca di qualche possibile "indizio" su questo raptus di follia. Tifoso dell'Inter, una laurea in Scienze del Turismo conseguita in via telematica, forse soltanto una breve "permanenza" in una comunità per tossicodipendenti per l'uso di qualche droga, ma dalla quale sarebbe comunque uscito pulito.