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Seviziato col compressore “per gioco”: ora rischia di restare anche senza casa

La drammatica situazione della famiglia del ragazzo barbaramente seviziato con un compressore: il 12 marzo dovrà lasciare l’alloggio causa sfratto esecutivo. Il 14enne è ancora in cura e dovrà sottoporsi ad un delicato intervento all’intestino. L’accusa alla giunta De Magistris: “Perché non interviene?”.
A cura di Redazione Napoli
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Il danno e la beffa: il 14enne che lo scorso ottobre fu seviziato con un compressore ad aria in un autolavaggio di Pianura, periferia Ovest di Napoli, rischia di rimnanere anche senza casa. I suoi genitori hanno occupato simbolicamente la presidenza della Nona Municipalità (Pianura-Soccavo) chiedendo di essere aiutati, visto che tra dieci giorni, il 12 marzo, li attende una sentenza esecutiva di sfratto e non avranno un tetto sulla testa né la possibilità di procurarselo. "Non è per noi – afferma alle telecamere Stefania, la mamma del ragazzo – ma chiedo una mano per mio figlio che a maggio dovrà sottoporsi ad un altro intervento di ricostruzione dell'intestino perforato. Lo stiamo curando, dopo il difficilissimo intervento di ottobre, e non riesco ad immaginare come potrò continuare a farlo senza avere un tetto".

Il Comune di Napoli cosa ha fatto?

Maurizio Lezzi, presidente della IX Municipalità che ha scritto una nota all'assessore delle Politiche Sociali Roberta Gaeta attaccando la giunta di Luigi De Magistris sul il comportamento tenuto circa "la mancata attenzione sulla grave problematica della famiglia Accarino, relativamente allo sfratto esecutivo del 12 marzo prossimo".

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