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Sfregio al Bosco di Capodimonte, rubate le targhette dalle panchine “adottate” dalle famiglie

Decine di cornicette di ottone dedicate spesso ai familiari defunti sparite nel nulla nelle ultime ore. Il progetto era stato lanciato due anni fa dal Museo di Capodimonte: dedicare una panchina o un albero dietro un contributo di 500 euro per sostenere la cura del Bosco e aveva riscosso grande successo.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Sfregio al Bosco di Capodimonte: rubate le targhette di ottone dalle panchine adottate. Sparite nel nulla decine di cornicette finanziate dalle famiglie e dedicate ai loro cari, spesso familiari scomparsi – un po' come si fa con le panche in chiesa – in cambio di un piccolo contributo di 500 euro a sostegno della riqualificazione e della manutenzione del parco. Stamattina l’amara scoperta: depredate quasi tutte le panchine del Bosco. Un atto che ha suscitato l'indignazione dei visitatori e dei sostenitori del parco, perché una targhetta di ottone costa pochi euro, ma lo schiaffo alla memoria dei propri cari è forte. Le targhette sono state rimosse in serie dalle panchine verdi, in molti casi nuove – erano state installate la scorsa primavera – come si vede dalle foto. “Il fatto – raccontano i visitatori – è accaduto negli ultimi giorni, perché domenica scorsa c’erano ancora”.

Il progetto “Adotta una panchina o un albero” lanciato due anni fa: oltre 200 adesioni

Nel 2017, il direttore del Museo di Capodimonte Sylvain Bellenger lancia l'iniziativa “Racconta la tua storia al Bosco di Capodimonte. Adotta una panchina, un albero o una fontanella del Bosco”, in collaborazione con l’associazione Amici di Capodimonte onlus, rivolta a tutte le persone che vogliono sostenere la riqualificazione del polmone verde della città. Con un contributo di 500 euro, deducibili dalle tasse, si può acquistare una panchina, una fontanella, un abbeveratorio per cani o un portabici, o impiantare un albero, con una targhetta personalizzata con un testo di 70 caratteri.

Un progetto già sperimentato con successo in altri grandi parchi internazionali, come Central Park a New York o nei parchi di Londra. L'iniziativa ha riscosso immediato successo. A distanza di pochi mesi dal lancio sono stati “adottati” i primi 60 alberi, tra i quali 4 secolari bisognosi di cure, altri 14 alberi sono stati piantati in occasione della Festa dell’Albero del 2017, mentre sono state adottate 118 panchine, 3 beverini per cani, 3 portabici e una fontanella.

I furti delle targhette: "Atto di sciacallaggio"

Su ciascuno dei beni adottati sono state apposte le targhette d'ottone che ricordano i beneficiari o i loro cari. Cornicette rettangolari di 10-15 centimetri per 8, dedicate spesso a persone defunte. Purtroppo, nelle ultime ore, molte di queste targhette sono state rimosse da ignoti. “Ne abbiamo contate almeno 6 sottratte nei pressi dell'edificio Colletta, sul lato del Santurario del Volto Santo – racconta Fulvio Frezza, vicepresidente del consiglio comunale e frequentatore abituale del parco – altre nei pressi della Vaccheria e delle 7 querce. Un atto di sciacallaggio senza senso, perché il valore di quelle targhette è di pochi spiccioli. Ma è una mancanza di rispetto verso le famiglie napoletane e chi ama il bosco. Speriamo che non accada più e che vengano individuati gli autori. In maggioranza sono targhe commemorative, si colpiscono i sentimenti delle persone. Molte delle panchine depredate erano nuove, installate la scorsa primavera. Scriverò alla Direzione del Museo per denunciare la situazione”.

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