I loro parenti avevano l'esenzione dal bollo auto in quanto portatori di disabilità, e loro avevano approfittato di questa esenzione per continuare a non pagare la tassa automobilistica anche dopo il loro decesso. La scoperta della Guardia di Finanza è avvenuta nella provincia di Napoli: ventitré i casi accertati dalle Fiamme Gialle, che hanno esaminato centinaia di persone tra Torre Annunziata, Boscoreale, Boscotrecase, Trecase, Poggiomarino, Pompei, Striano, riuscendo a scovare coloro i quali riuscivano ad evadere l'imposta semplicemente "omettendo" il dettaglio che la vettura appartenesse ad un parente portatore di handicap.
Questi, infatti, erano morti da anni: ma l'esenzione dal bollo auto era stata "conservata" così dai rispettivi cari che, in alcuni casi, erano anche riusciti ad escogitare il modo di risparmiare sulle polizze assicurative Rc auto: grazie alla complicità di alcuni agenti assicurativi, infatti, avevano continuato a beneficiare della classe di appartenenza più vantaggiosa, che era però attribuita sempre al rispettivo parente disabile, ormai defunto. Per questo filone, sedici persone sono state denunciate con l'accusa di sostituzione di persona. Chi invece era riuscito ad eludere il pagamento del bollo auto, dovrà ora versare tre volte la cifra evasa allo Stato, pari a circa trentamila euro complessivi.
Come funziona l'esenzione dal bollo auto
L'esenzione dal pagamento del bollo auto spetta solamente nel caso in cui l'automobile sia intestata direttamente ad una persona disabile, oppure ad un familiare che risulti fiscalmente a carico della persona disabile (o viceversa): in quest'ultimo caso, tuttavia, l'esenzione è ottenibile soltanto se il reddito lordo del familiare è inferiore o uguale a 2.840,51 euro. Per ottenere l'esenzione va presentata un'apposita domanda, mentre nel momento in cui non se ne ha più diritto, va comunicato direttamente all'ufficio preposto in tempi brevi, o dal disabile stesso o dai suoi eredi in caso di sua scomparsa.