“Simon Gautier morto poco dopo la richiesta di aiuto”: aperta un’inchiesta
È stato recuperato questa mattina, dai soccorritori che per 9 giorni lo hanno cercato sperando fosse ancora vivo, il corpo di Simon Gautier, il turista francese di 27 anni disperso il 9 luglio scorso durante una escursione nel Golfo di Policastro, in Cilento, e trovato purtroppo senza vita ieri, domenica 18 agosto, in fondo a un crepaccio a San Giovanni a Piro, provincia di Salerno. Da una prima analisi esterna del cadavere, che si presenta in avanzato stato di decomposizione, arrivano i primi elementi sulle possibili cause del decesso del 27enne: la morte sarebbe sopraggiunta pochi minuti, circa una quarantina, dopo la telefonata effettuata dal ragazzo al 112, lo scorso 9 luglio, nella quale informava le forze dell'ordine di essere caduto in un burrone e di essersi gravemente ferito alle gambe. Sarebbe stata proprio la frattura a una gamba a recidere l'arteria femorale e a causare la morte di Simon, che sarebbe quindi sopraggiunta per dissanguamento.
La Procura ha aperto una inchiesta
Sarà adesso l'autopsia a fornire agli inquirenti tutti gli elementi sulla tragedia: il corpo, una volta recuperato, è stato trasportato al porto di Scario e affidato alle autorità. La Procura di Vallo della Lucania, come era emerso già questa mattina, ha aperto una inchiesta sulla morte del giovane francese: i magistrati vogliono fare luce, in particolar modo, su presunti ritardi nell'avvio dei soccorsi. I famigliari di Simon, giunti in Cilento insieme a una ventina di amici, che hanno aiutato i soccorritori nelle ricerche, lamentano una inadeguatezza da parte dei soccorritori: gli elicotteri si sarebbero alzati in volo soltanto sabato 10 agosto, 24 ore dopo la richiesta di aiuto da parte di Simon.