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Terremoto in Centro Italia del 18 gennaio 2017

Rigopiano, Francesca chiede del suo Stefano: “È senza acqua in uno spazio piccolissimo”

Francesca Bronzi, estratta ieri sera dalle macerie dell’Hotel Rigopiano a Farindola. I soccorritori stanno lavorando ora per estrarre lui e gli altri sopravvissuti, ma le speranze si riducono. Esplode la rabbia del padre: “Vergogna”
A cura di Valerio Papadia
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Sono ore di apprensione a Valva, nella provincia di Salerno, per le sorti del concittadino Stefano Feniello, il 28enne sepolto nella slavina che ha completamente distrutto l'Hotel Rigopiano di Farindola, nella provincia di Pescara. Stefano è infatti ancora sommerso sotto la neve e i resti dell'albergo; la buona notizia però, che lascia ben sperare, è che il 28enne è ancora vivo. A rivelarlo, come scrive Il Mattino, è la fidanzata del ragazzo, Francesca Bronzi, Pescarese, estratta viva nella notte dalle macerie dell'hotel.

Stando a quanto indicato da Francesca, Stefano sarebbe rimasto in una stanza più difficile da raggiungere rispetto a quella da cui sono stati estratti, durante tutta la giornata di ieri, i primi sopravvissuti. "Ero al buio, in uno spazio piccolissimo, senza acqua e senza cibo. – ha raccontato Francesca – Molte persone erano nella sala garden, alcuni, tra cui me e Stefano, nella sala camino e i bambini nella sala biliardo".

I due ragazzi erano all'Hotel Rigopiano per festeggiare il compleanno di Stefano, quando sono stati sorpresi dalla slavina causata dal violento sciame sismico (quattro scosse superiori al 5 grado di magnitudo in meno di un'ora) che ha investito il Centro Italia lo scorso 18 gennaio.

"Francesca chiede continuamente del suo fidanzato Stefano Feniello", riferisce il papà della ragazza, Gaetano Bronzi. I familiari della giovane, oltre a confermare che "lei sta bene fisicamente", criticano la "mancanza di organizzazione" e l'assenza di informazioni ufficiali.La rabbia del padre di Stefano: "Hanno sequestrato 30 persone"

Mentre era ancora in attesa di notizie sulle condizioni del figlio, il padre di Stefano Feniello, intervistato da Repubblica a Pescara, sfogava duramente la sua angoscia: "Hanno sequestrato oltre 30 persone in un hotel e non riescono a tirarli fuori, con tutti i mezzi che abbiamo in Italia. E ora lo Stato viene qui a fare cosa? A prendersi il merito? Si devono vergognare".

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