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Slot machine truccate, il giocatore perdeva sempre: blitz nelle sale scommesse di Salerno

Blitz della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno nelle sale scommesse della provincia: sono sei le persone indagate per truffa ai danni dello Stato, raggiunte dal divieto di dimora. I finanzieri hanno scoperto slot machine modificate al fine di truffare i giocatori e clonare, di modo da evadere le imposte previste per questo tipo di giochi.
A cura di Valerio Papadia
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Vasta operazione, denominata "Joker", della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno nelle sale scommesse della provincia: sono sei le persone indagate per truffa ai danni dello Stato e raggiunte dalla misura cautelare che impone il divieto di dimora. I militari delle Fiamme Gialle, nel corso dell'attività investigativa, hanno scoperto disseminate nelle sale scommesse del Salernitano, slot machine truccate, non collegate alla rete telematica dell'Agenzia delle Dogane, in modo da ingannare i giocatori, che perdevano sistematicamente; inoltre, le slot erano state clonate, al fine di evitare il pagamento dell'imposta prevista per questo tipo di giochi. Il mancato collegamento alla rete, infatti, preclude sia il calcolo del Prelievo Erariale Unico che i controlli sulla corretta gestione delle vincite da elargire ai giocatori.

Le indagini della Guardia di Finanza hanno preso il via dopo un controllo effettuato dai militari in un bar di Cava de' Tirreni, dove erano installate slot machine non collegate alla rete telematica: durante i controlli, la titolare dell'esercizio commerciale aveva spento con un telecomando alcune slot detenute illegalmente nel retrobottega. L'attività investigativa delle Fiamme Gialle ha così portato allo scoperta, a Nocera Inferiore, di due garage che venivano utilizzati come laboratori, nei quali venivano manomesse le schede informatiche delle slot machine, al fine di alterarne il funzionamento. I finanzieri hanno sequestrato 20 apparecchi offline con relativi nulla osta di messa in esercizio falsi, 65 apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro manomessi, 236 schede da gioco e 61 nulla osta di messa in esercizio: è stato calcolato un danno erariale di 4 milioni di euro.

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