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Soldi in cambio di voti a Torre del Greco, ex vicesindaco presenta esposto in Procura

Romina Stilo ha presentato un esposto alla Procura di Torre Annunziata dopo che un video pubblicato da Fanpage mostrava persone intente a provare a compare voti fuori da un seggio. Intanto il deputato torrese di Liberi e Uguali Arturo Scotto annuncia la presentazione di una interrogazione parlamentare.
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Romina Stilo, già vicesindaco di Torre del Greco
Romina Stilo, già vicesindaco di Torre del Greco

È bufera a Torre del Greco dopo che un video di Fanpage ha mostrato una compravendita di voti fuori da un seggio dove si votava, domenica scorsa, per le comunali. Dopo il Movimento Cinque Stelle, anche Liberi e Uguali annuncia che sarà presentata una interrogazione in Parlamento sull’accaduto. Il torrese Arturo Scotto, già capogruppo del gruppo di Sel, chiede "l'intervento immediato della magistratura che deve perseguire chi ha promosso questo metodo penalmente rilevante" e annuncia che "il gruppo di Leu presenterà un'interrogazione al Ministro dell'Interno per chiedere come intende garantire la libertà del voto al secondo turno".

Le forze dell'ordine si sono già mosse, acquisendo il filmato originale. Intanto, nelle scorse ore è stato presentato un esposto da Romina Stilo, candidata sindaco di centrodestra che non è arrivata al ballottaggio. "Ho presentato il mio esposto alla Procura di Torre Annunziata, dopo quanto documentato da Fanpage. – dice la Stilo, che era vicesindaco nell’amministrazione che fu sciolta nell’agosto del 2017 dalla Prefettura a seguito delle dimissioni del sindaco Ciro Borriello, arrestato pochi giorni dopo perché accusato di aver intascato delle tangenti – Atto dovuto alla città che tanto desiderava il cambiamento! sono più che convinta che non avrà seguito ma abbiamo il dovere di esporre sempre denuncia per non far calpestare i nostri diritti, quelli dell’intera comunità ! Prima o poi qualcuno ci ascolterà.”

I due candidati che andranno al ballottaggio il prossimo 24 giugno per conquistare lo scranno di Sindaco, sulla vicenda hanno deciso di aver una posizione diametralmente opposta. Luigi Mele, altro candidato di centrodestra, ha scelto di non esprimersi su quanto avvenuto domenica ed ha ripreso la campagna elettorale come nulla fosse successo. Il candidato sindaco Giovanni Palomba, che sarebbe stato avvantaggiato dalla presunta compravendita di voti, va all’attacco a testa bassa. Dopo aver parlato di un complotto ai suoi danni, si è dichiarato “completamente estraneo a tutta la vicenda, in quanto unico candidato a non aver importunato gli elettori fuori ai seggi al contrario di tutti gli altri, che per ore ha girato per seggi a caccia di voti.” Palomba ha fatto sapere che “appena appresa la notizia del filmato di Fanpage” ha immediatamente chiesto l’intervento delle “competenti autorità”. Ha poi chiarito di essere disponibile “a firmare qualsiasi atto e denunzia per chiedere e fare chiarezza sull'intera vicenda e tante altre.” Denuncia che, però, al momento non ha presentato.

Anche gli assenti dalla competizione elettorale chiedono chiarezza. Tra loro il Partito Democratico, che avrebbe dovuto appoggiare Palomba ma alla fine non è riuscito a presentare la lista. La locale sezione ha diffuso una nota in cui si fa appello “al Ministro degli Interni, on. Matteo Salvini, e al Prefetto di Napoli, S.E. Carmela Pagano, affinché venga fatta piena luce sulle dinamiche incresciose che hanno caratterizzato il voto cittadino nelle elezioni comunali di domenica scorsa.”

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