Sorrento, narcotizzano e violentano turista in albergo: concessi domiciliari ai 5 dipendenti

Concessi gli arresti domiciliari ai cinque dipendenti dell'albergo Meta di Sorrento, accusati di aver violentato una turista inglese ospite della struttura, dopo averla drogata rendendola inerme e semi incosciente. A deciderlo i giudici del Tribunale del Riesame di Napoli che hanno ritenuto di accogliere l'istanza dei legali degli imputati, ritenendo la detenzione domiciliare una misura cautelare sufficiente, in attesa del processo che si celebrerà a partire dal prossimo novembre nelle aule del tribunale di Torre Annunziata.
Nessuno degli imputati si è dichiarato colpevole. Uno di loro si è dichiarato davanti agli inquirenti completamente estraneo ai fatti imputati, mentre quattro hanno ammesso si di avere avuto un rapporto sessuale con la denunciante, una donna inglese di 50 anni, ma che questa era consenziente. Un racconto ben diverso dalla presunta vittima che ha raccontato di essere stata abbordata e drogata a sua insaputa da uno dei dipendenti, che l'ha successivamente condotta in uno stanzino appartato dove gli altri cinque attendevano la "preda". Neanche le sue implorazioni avrebbero fatto smettere i violentatori.
I fatti risalgono al 2016, ma solo dopo due anni di indagini gli inquirenti hanno chiesto l'arresto dei cinque uomini. La donna ha denunciato quanto avvenuto una volta tornata nel Regno Unito, qui i medici hanno constatato la violenza sessuale mentre le forze di polizia hanno passato le indagini ai loro omologhi italiani che si sono messi immediatamente a lavoro per ricostruire quanto accaduto. A incastrare i cinque uomini c'è soprattutto un gruppo WhatsApp, intitolato "Cattive Abitudine", dove i dipendenti dell'albergo celebravano le loro "gesta". Parole e frasi che ora potrebbero condurli a una condanna.