Sparatoria a Caserta: Gianfranco Lamonica fingeva di essere un reduce di guerra

È entrato in un bar del centro di Caserta, pistola in pugno e in tuta mimetica, e ha minacciato i presenti. Si chiama Gianfranco Lamonica, 50 anni, l'uomo che nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 19 giugno, è entrato in un locale di via Vescovo Natale intenzionato a fare una strage, come avrebbero asserito alcuni testimoni, che gli avrebbero sentito pronunciare questa frase più volte mentre era asserragliato all'interno del bar. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e gli agenti della Polizia di Stato: quando Lamonica ha puntato la pistola verso di loro, i poliziotti si sono visti costretti a sparargli per scongiurare un eventuale conflitto a fuoco che avrebbe potuto mettere a repentaglio l'incolumità degli avventori. Il 50enne è stato colpito a un braccio e a una gamba: ricoverato in ospedale, non sarebbe in gravi condizioni.
Gianfranco Lamonica, una passione per l'Esercito: ma non è mai stato un militare
Da quanto si apprende, Lamonica spesso andava in giro per Caserta in tuta mimetica, e spesso era solito parlare delle sue esperienze con l'Esercito in Afghanistan. Il 50enne, però, non è mai stato impegnato in missioni all'esterno, né è mai stato un militare, se non per il servizio obbligatorio. Dal profilo Facebook del 50enne traspare una grande passione dell'uomo per l'Esercito e per le armi: tanti sono i video condivisi da Lamonica che ritraggono manifestazioni e operazioni dei militari, così come sono numerose le fotografie che lo immortalano in mimetica e fucile. Queste, però, sarebbero state scattate durante partite di Soft Air, che l'uomo praticava spesso, tanto che gli inquirenti hanno rinvenuto nelle sua abitazione 5 fucili utilizzati per praticarlo. Dall'ultimo video visibile sulla sua bacheca, pubblicato lo scorso primo giugno, trasparirebbe anche una certa simpatia dell'ex militare per gli ambienti di estrema destra: il 50enne ha infatti condiviso l'inno delle camicie nere.