Omicidio nel cuore di Napoli, il 2 luglio 2015: ucciso Emanuele Sibillo, baby boss della paranza dei bambini di Forcella. Vent'anni e già al comando di un gruppo criminale, Emanuele Sibillo, è stato ammazzato poco distante la zona di Forcella, in via Oronzio Costa, nell'enclave del suo clan. Il giovane era latitante da alcune settimane. È stato colpito alla schiena, una azione che fa pensare a quella di un vero e proprio cecchino. Portato al Loreto Mare, è morto nel tragitto. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato rilievi che hanno rinvenuto 13 bossoli di 3 calibri diversi. Al momento dell'omicidio di camorra non ci sarebbero stati testimoni. Sibillo era ricercato dal 9 giugno 2015, quando fu eseguita un'operazione della Polizia di stato a Forcella e dovette scappare per sfuggire alla sicura carcerazione.
L'omicidio, ritenuto ‘eccellente' di Sibillo, che sicuramente determinerà nuovi strascichi criminali nella faida del centro segue di pochi giorni un ferimento avvenuto nella stessa strada di Forcella, nella notte tra il 28 e il 29. Tre ragazzi tra i 17 e i 18 anni vennero feriti a colpi di pistola in circostanze che sono ancora oggetto di accertamenti. Poche ore prima del delitto, nella stessa strada sono stati uditi degli spari. Alcuni colpi hanno raggiunto la veranda di un'abitazione posta al primo piano di un palazzo. Nessuno è rimasto ferito. La polizia indaga ovviamente per stabilire quale sia la connessione tra i fatti e la sanguinosa lotta per il controllo dello spaccio di droga da parte dei clan nella zona del centro storico, roccaforte di alcune storiche famiglie della camorra napoletana che oggi, in carcere o uccisi gli storici capi criminali, si sono affidati a giovanissimi e spietati eredi.