Fase 3 Campania, a Napoli file in Stazione centrale: “Non c’è il termoscanner”
La tanto paventata normalità, o quasi, spesso da alcuni anche temuta per il pericolo di una nuova impennata dei contagi, è arrivata: da oggi, mercoledì 3 giugno, anche in Campania, come nel resto d'Italia, sono nuovamente consentiti gli spostamenti tra regioni. Molti italiani che vivono, studiano e lavorano in altre regioni e che sono stati prudenti, evitando di tornare dalle proprie famiglie, da oggi possono farlo senza riserve. Come ha potuto verificare Fanpage.it, alla Stazione Centrale di Napoli sono rigidi i controlli: due file distinte e separate, con tanto di percorsi indicati da frecce e nastro di delimitazione, distinguono i passeggeri in partenza da quelli che arrivano. Inoltre, operatori misurano la temperatura corporea delle persone presenti nello scalo ferroviario partenopeo con i termometri a distanza. Tutti i passeggeri sono dunque d'accordo su una cosa: almeno da quello che hanno potuto constatare nel loro percorso, soltanto a Napoli si sono imbattuti in tutti questi controlli e in questa rigorosa organizzazione.
Proprio sui controlli, però, l'utenza che questa mattina si è trovata a transitare per la stazione in piazza Garibaldi si divide: molti si sono sentiti rassicurati dalla rigidità dei controlli. Altri, però, li hanno trovati eccessivi: le loro rimostranze si concentrano soprattutto sulla modalità della misurazione della temperatura, che a Napoli come detto viene eseguita manualmente, da operatori dotati di termometri a distanza, che richiede più tempo e contribuisce alla formazione di code. Alcuni suggeriscono che si sarebbe potuto utilizzare il termoscanner automatico, come quello adottato ad esempio alla stazione Termini di Roma.