Poco prima della mezzanotte di martedì 4 settembre, stesa di camorra nel rione Forcella al centro storico di Napoli. Il fatto è avvenuto nella stessa strada in cui veniva uccisa a 16 anni la piccola Annalisa Durante, colpita e ammazzata nel 2004, per sbaglio, durante un agguato. E ora, a distanza di anni, un'altra donna ferita per sbaglio da fuoco di camorra. La ferita era affacciata in strada, dal suo balcone, intorno alle 23, quando è stata raggiunta da un proiettile a una gamba. A far fuoco ,due uomini in sella a moto di grossa cilindrata che hanno sparato diverse volte in aria. È proprio in questa incursione che un proiettile ha colpito A.C., 52 anni. Il atto è avvenuto in via Vicaria Vecchia, storica roccaforte del clan Giuliano.. Parliamo di un'area in cui le nuove, feroci leve della criminalità si contendono il business dello spaccio di droga e le estorsioni e dove sparare all'impazzata rappresenta un segnale di supremazia rivolto ai rivali. La ferita è stata ricoverata al Loreto Mare, non è in pericolo di vita, per lei una prognosi di 21 giorni. Sul posto gli agenti dell'Upg, ufficio prevenzione generale, della polizia di Napoli, hanno recuperato 4 bossoli esplosi da una pistola calibro 7×65.
La ‘stesa' altro non è che un raid intimidatorio, modalità che i clan usano per incursioni in territorio avversario e per stabilire il loro predominio territoriale. Il fenomeno è stato al centro lo scorso anno di diverse riunioni del comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza, alcune delle quali presiedute dall'allora ministro degli Interni Marco Minniti. Le indagini della polizia proseguono, ma dagli elementi raccolti fino a questo momento la pista maggiormente accreditata dagli investigatori conferma la una scorribanda armata compiuta da due persone, con il capo protetto dal casco, in sella a un ciclomotore Honda Sh.