Stop ai bagni a Sorrento, l’ira degli operatori: “I lidi sono rimasti deserti”
Restano solo gli irriducibili, quelli che non sanno o non si curano del pericoloso stato di inquinamento delle acque della splendida penisola sorrentina, dove ieri sono stati vietati i bagni nell'area di Marina Piccola e della Villa Pompeiana. I residenti, quelli che da mesi lottano con le bolle e le irritazioni sulla pelle comparse dopo i tuffi e i turisti più informati, invece, hanno disertato le spiagge e lasciato la zona per trovare relax in altre località di vacanza. In attesa che il veto sui bagni posto con un'ordinanza dal Sindaco Giuseppe Cuomo venga revocato, si va al mare altrove. Non è ancora chiaro, tuttavia, quante settimane occorreranno ai tecnici per depurare le acque i cui livelli di carica batterica hanno fatto scattare l'allarme dell'Arpac.
E se a Marina Piccola non ci si può bagnare a Massa Lubrense la situazione non è certo paradisiaca, anzi. Nella serata di ieri il sindaco Lorenzo Balducelli, ha firmato il divieto di balneazione per Marina di Puolo. No ai tuffi anche nei 994 metri tra Sorrento e Massa Lubrense. Interdetto anche il litorale del Purgatorio a Meta, con la baia del Pecoriello a Sant’Agnello. È proprio in questo tratto che i bagnanti si sono dati alla fuga, disertando anche lettini e sdraio per l'elioterapia, nella pur sempre bellissima spiaggia della costa sorrentina. I gestori dei lidi cominciano a lamentarsi della tempistica del provvedimento, che abbatte gli introiti di alberghi e strutture ricettive e ricreative della località, ma soprattuto tuonano contro la lentezza dei conseguenti provvedimenti. Qualcuno ironizza sul fatto che probabilmente le acque torneranno pulite e fruiibili proprio quando i turisti rientreranno dalle loro vacanze.