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Stop ai tatuaggi della camorra a Napoli, nuove regole. Tattoo vietati ai minori di 14 anni

Con il nuovo regolamento del Comune per avere un’attività di tatuaggio e piercing a Napoli non si dovranno avere condanne definitive per associazione mafiosa. Scia obbligatoria per aprire l’esercizio. Divieto assoluto per tatuaggi e piercing su ragazzi minori di 14 anni, ad eccezione del piercing all’orecchio. Da 14 a 18 anni servirà l’autorizzazione scritta dei genitori. Ecco tutte le novità.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Stop ai tatuaggi della camorra. Con il nuovo regolamento del Comune per avere un'attività di tatuaggio e piercing a Napoli non basteranno qualifiche e attestati professionali, ma bisognerà anche non avere condanne definitive per associazione mafiosa e altri reati simili. Ma le novità non finiscono qui. Per aprire l'esercizio, sarà, infatti, obbligatoria la Scia, la segnalazione certificata di inizio attività, che dovrà essere presentata al Suap, lo Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune. I tatuatori che ad oggi non ce l'hanno ancora, potranno continuare a lavorare in via transitoria, ma dovranno procurarsela entro 6 mesi, pena pesanti sanzioni. Sono stabilite poi rigorose misure di sicurezza sull'igiene dei locali e degli attrezzi. Divieto assoluto, poi, per tatuaggi e piercing su ragazzi minori di 14 anni (ad eccezione del piercing all'orecchio), da 14 a 18 anni, invece, servirà l'autorizzazione scritta dei genitori. Sul rispetto del regolamento previsti controlli serrati di Asl Napoli 1 e Polizia Locale. Ecco tutte le novità.

Il nuovo regolamento per tatuaggi e piercing a Napoli

Ad oggi, non esiste una normativa nazionale sulla materia. La Regione Campania nel 2010 ha approvato la delibera di giunta 157 che recepisce le Linee guida e le circolari del Ministero della Salute. Con il nuovo regolamento, anche il Comune di Napoli si adegua alla normativa regionale, questo consentirà quindi di fare i controlli dell'Asl. In pratica, il Municipio va ad adeguare il regolamento del 2018 per i barbieri e le estetiste, aggiungendo anche i tatuatori e gli esercizi di piercing. Il documento, a cura dell'assessore al Commercio Rosaria Galiero, è quasi pronto, è stato presentato questa mattina in commissione consiliare presieduta da Vincenzo Solombrino, e approvato nel pomeriggio anche in giunta a Palazzo San Giacomo. Per diventare definitivo, però, dovrà essere approvato anche dal consiglio comunale. Fanpage.it, però, è in grado di presentare in anteprima il nuovo regolamento, che reca anche “le modalità da mettere in atto per un'esecuzione sicura delle pratiche inerenti le attività di tatuaggio e piercing e pratiche affini, anche allo scopo di evitare possibili danni alla salute dei lavoratori e degli utenti”. “Abbiamo armonizzato i testi della Regione e le direttive sanitarie – spiega l'assessore al Commercio Rosaria Galieroprima non contemplate nel nostro regolamento. Quindi è stata introdotta l'uniformità per la modulistica da esibire nei locali con le prescrizioni sanitarie”.

Quali sono i requisiti? No ai condannati per camorra

Il primo passo è avere i requisiti. “L’esercizio dell’attività di tatuaggio o piercing è subordinata al possesso dell'attestato di qualifica alla professione, nonché, dello specifico corso formativo rilasciato dalle Asl”. Inoltre, bisognerà dimostrare l'assenza di condanne definitive per reati di mafia”. In caso di società, associazioni o altri organismi collettivi, i requisiti antimafia dovranno essere posseduti sia dal rappresentante legale, che dal responsabile tecnico. In caso di impresa individuale i requisiti sono posseduti dal titolare e dall'eventuale altra persona designata Responsabile tecnico. Non è consentito l'esercizio dell'attività ai soggetti non iscritti nel Registro delle Imprese. Il responsabile tecnico deve essere presente nel laboratorio durante le attività, deve essercene uno per ogni sede.

Come si apre l'attività?

Per aprire l'esercizio di tatuatore e piercing, per il cambio della sede o per un subingresso, bisognerà presentare la Scia telematica al Suap. L'attività poi può iniziare subito dopo l'invio della domanda.

Dove aprire? Ammessi anche ospedali, carceri e centri commerciali

Il regolamento prevede un'ampia varietà di location per attività di tatuaggio-piercing. Eccole: “locali aperti al pubblico; locali allestiti presso alberghi, discoteche, palestre, piscine, istituti di ricovero, ospedali, case di cura, caserme, istituti penitenziari, e altre convivenze nel rispetto dei requisiti richiesti; all’interno di centri commerciali e di grandi infrastrutture di servizio (aeroporto, porto, stazioni ferroviarie, ipermercati) con le prescrizioni previste; presso il domicilio dell’esercente, del cliente ovvero presso la sede designata dal cliente, nel rispetto dei criteri stabiliti dalle leggi e dal Regolamento, a condizione che si consenta i controlli da parte degli Organi competenti”. Gli orari di apertura sono quelli previsti dalle ordinanze sindacali o dai centri commerciali. Per completare i tatuaggi, però, si potrà restare nel laboratorio, a porte chiuse. Non è ammesso lo svolgimento dell'attività in forma itinerante o di posteggio.

Piercing all'orecchio si potranno fare anche in farmacia

I piercing all'orecchio si potranno fare anche all’interno di esercizi di estetica, di farmacie e di attività commerciali che vendono orecchini, in locali o spazi igienicamente idonei e con tecniche che garantiscono la sterilità della procedura.

Maggiori tutele per i clienti

Il regolamento prevede obblighi specifici per gli esercizi di tatuaggio o piercing. Primo, il tatuatore dovrà far sottoscrivere ai suoi clienti la “Scheda informativa” sugli effetti a distanza delle procedure di tatuaggio o piercing. Dovrà esporre nel locale, ben visibile, il “Memorandum per chi si sottopone a tatuaggio o inserimento nella cute di anelli od orecchini (piercing)”. Sempre presso il locale, dovrà conservare un “Registro delle prestazioni”, con le generalità complete del cliente; la procedura effettuata; l’autorizzazione dei genitori o del tutore (nel caso di cliente minorenne); il consenso informato e il trattamento dei dati personali. Al cliente, inoltre, dovrà rilasciare su carta intestata e firmata le generalità dell'utente, la tipologia della prestazione, la data e il materiale usato. Dovrà inoltre conservare nel locale la copia della Scia ed esporre la tabella delle tariffe in prossimità della cassa, nonché in vetrina il cartello dell'orario di apertura.

Vietati i tatuaggi se hai meno di 14 anni

“Le procedure di tatuaggio e piercing – specifica il regolamento – ad esclusione del piercing al padiglione auricolare, non possono essere effettuate su soggetti di età inferiore di anni quattordici. Su soggetti di età tra i quattordici e i diciotto anni possono essere effettuate solo se autorizzati per iscritto dagli esercenti la responsabilità genitoriale o dal tutore”.

Sospensione attività e multe fino a 500 euro per chi non ha la Scia

In caso di esercizio dell’attività di tatuaggio o piercing svolto in assenza della SCIA, o in caso di assenza o perdita dei necessari requisiti morali o professionali” scatterà “l'immediata cessazione dell'attività, nonché la sanzione amministrativa da 25 a 500 euro”.

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