Strage alla Sanità, fermate quattro persone: il killer è il figlio del meccanico ucciso a Marano
Quattro persone sono state fermate per la strage nel circolo delle Fontanelle al rione Sanità, a Napoli, nella quale morirono due persone e altre tre rimasero ferite. Gli arresti sono stati eseguiti nella notte a Milano: a eseguirli gli agenti della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Tra i fermati figura anche Emanuele Esposito: si tratta del figlio di Giuseppe Esposito, il meccanico ucciso assieme all'altro figlio, Filippo, lo scorso sabato nella loro officina di Marano.
Gli altri fermati sono Antonio Genidoni, la moglie Vincenza e la madre Addolorata Spina. Antonio Genidoni è il figliastro di Pierino Esposito, boss ora defunto. Tutti e quattro i fermati sono accusati a vario titolo di essere i mandanti e gli esecutori dell'agguato di camorra dello scorso 22 aprile, nel quale morirono il 42enne Giuseppe Vastarella, esponente della omonima famiglia del rione Sanità, e il 41enne Salvatore Vigna.
Il killer della Sanità è il figlio e fratello dei due uomini uccisi a Marano
Secondo i dettagli dell'operazione resi noti dalla Dda, ad aprire il fuoco lo scorso 22 aprile all'interno di un circolo privato del rione Sanità è stato proprio Emanuele Esposito. Il ragazzo, 22enne pregiudicato, ha ucciso Vasterella e il cognato Vigna nell'ambito di una guerra di camorra tra i clan Vastarella e Genidoni. Antonio Genidoni e la madre Addolorata Spina, imparentati col defunto boss Pietro Esposito detto "Pierino" – ucciso a sua volta nel novembre 2015 sempre nel rione Sanità – sarebbero invece i mandanti del duplice omicidio e del tentato triplice omicidio. Nel corso del raid infatti rimasero ferite altre tre persone legate al clan Vastarella: Dario e Antonio Vastarella, rispettivamente di 33 e 24 anni e il 22enne Alfredo Ciotola.
Il duplice omicidio dello scorso sabato a Marano, in cui hanno perso la vita il padre e il fratello del killer della Sanità, era apparso fin da subito agli investigatori come una vendetta trasversale scattata in risposta alla strage dello scorso 22 aprile. Uno degli arrestati di questa mattina, Genidoni, si trovava agli arresti domiciliari a Milano per una condanna per droga. Gli agenti della Squadra mobile li hanno catturati ieri sera in un appartamento in via Imbriani.