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Strage di Secodigliano, i funerali di Francesco Bruner, il vigile eroe

Lacrime e rabbia per i funerali di Francesco Bruner, l’agente della polizia municipale freddato dai colpi di Giulio Murolo nella strage di Secondigliano lo scorso 15 maggio. Il sindaco De Magistris: “Tragedia sia occasione per riflettere sulla facilità con cui vengono date le armi in Italia”.
A cura di An. Mar.
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Un lungo applauso ha salutato il passaggio del feretro nel cortile della chiesa a Secondigliano, dove oggi si sono celebrati i funerali del capitano della polizia municipale di Napoli, Francesco Bruner, ucciso nella strage di venerdì 15 maggio dai colpi del fucile dell'infermiere Giulio Murolo, a pochi passi da quella stessa chiesa. "Se tutti ci dessimo una mano, se fossimo più onesti e bravi nell'affermare il rispetto per gli altri non ci sarebbe nemmeno bisogno delle autorità". Questo il monito lanciato da padre Mario Pellicose, cappellano della polizia municipale di Napoli durante l'omelia. Il cappellano, rivolto alla folla che ha gremito la chiesa in ogni suo spazio, ha affermato che "c'è bisogno di vigilare, di essere più attenti perché queste tragedie vengano abolite per sempre". Una tragedia, quella che si è verificata nel quartiere dell'area nord di Napoli, che – ha detto il parroco – "è figlia della solitudine che rappresenta il male di oggi e del suo complice che e' l'egoismo che – ha aggiunto – crea barriere, morte e non ci apre ai valori dell'amicizia e dell'amore".

Il parroco: "Si è sacrificato per salvare gli altri"

Il sacerdote ha sottolineato che "la vita che la società ci propone oggi è una corsa continua verso la disonesta', verso il potere e ci fa dimenticare chi ci sta vicino. Una vita, quella terrena, – ha proseguito – in cui ci sono cose brutte e notizie tristi che sconvolgono, come in questa circostanza, il nostro vivere quotidiano". Una vita questa descritta dal cappellano che "non apparteneva a Francesco che non si e' tirato indietro, che si e' sacrificato, ha dato la vita perche' altri non si trovassero in quella circostanza". Il sacerdote ha affermato, rivolgendosi ai familiari, che Francesco "non sara' dimenticato, continuera' a essere il papa', il marito, il vigile perche' negli anni restera' il suo impegno". Il sacerdote ha evidenziato "il dolore composto e rispettoso dei familiari, persone capaci di accogliere questa ingiustizia che – ha concluso – non è sola delle zone in cui viviamo".

De Magistris: "Armi date con facilità, lo Stato rifletta"

Presente, in rappresentanza del Comune di Napoli, il sindaco Luigi de Magistris che ha commentato. "Nel nostro Paese troppe armi vengono date con troppa facilità e non c'è un controllo doveroso durante l'arco di tempo entro cui una persona riceve il porto d'armi. Credo che lo Stato debba fare una riflessione". De Magistris, al termine dei funerali del capitano della polizia municipale Francesco Bruner, ha sottolineato che si tratta di una vicenda in cui "una persona aveva armi legittimamente detenute e altre che non possono che essere prese da fonti di tipo criminale". Dal sindaco è stato evidenziato che si è trattato di "un attacco al cuore di Napoli portato con follia criminale impressionante. Diamo atto – ha concluso – alle forze dell'ordine dell'immediato intervento. Credo che nel momento in cui è esplosa la follia criminale non si poteva fare altro".

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