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Strage di Secondigliano, i figli di Bruner e Cinque assunti dal Comune

I due figli del Capitano Francesco Bruner e del luogotenente Vincenzo Cinque della Polizia municipale di Napoli sono stati assunti da Comune di Napoli. Si tratta di un beneficio destinato ai familiari delle vittime del dovere. Bruner e Cinque persero la vita nella strage di Secondigliano lo scorso 15 maggio.
A cura di An. Mar.
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Francesco Bruner e Vincenzo Cinque
Francesco Bruner e Vincenzo Cinque

I due figli del capitano Francesco Bruner e del luogotenente Vincenzo Cinque della Polizia municipale di Napoli sono stati assunti da Comune di Napoli. Si tratta dei due orfani degli agenti della Polizia Municipale morti per essere intervenuti durante la strage di Secondigliano, quando l'infermiere Giulio Murolo sparò all'impazzata dalla finestra del suo palazzo in via Capodimonte.

I due giovani sono stati assunti con una delibera che regola la dotazione organica del Comune e prevede la copertura di due nuovi posti di collaboratore amministrativo con assunzione a tempo indeterminato. Si tratta di un beneficio destinato ai familiari delle vittime del dovere.
Lo scorso settembre era stata riconosciuta la medaglia al valore civile a Bruner e Cinque. “Bruner e Cinque sono eroi civili perché con il loro gesto hanno salvato altre vite – ha dichiarato Luigi De Magistris – Siamo sempre stati vicini alle famiglie che hanno affrontato questa tragedia senza odio né rancore". L'autore della strage, l'infermiere Murolo, è morto suicida nel carcere di Poggioreale prima di affrontare il processo.

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