Strage di Secondigliano, le condizioni dei feriti. Il vigile Cinque è in coma
Le condizioni di uno dei feriti della sparatoria di Secondigliano, la strage che ha fatto quattro morti, causata dall'infermiere Giulio Murolo, preoccupano i medici. Il ferito in condizioni serie è Vincenzo Cinque, il vigile rimasto gravemente ferito al collo e al torace nella sparatoria di Secondigliano dove un uomo ucciso 4 persone e ferito altre sei. Dalla direzione sanitaria della Asl Napoli 1 fanno sapere che il paziente, ricoverato al San Giovanni Bosco, è stato sottoposto a Tac per valutare le condizioni in funzione di una operazione chirurgica, condizioni giudicate non compatibili. Cinque resta in prognosi riservata, in rianimazione e in coma indotto. "Le sue condizioni – ha spiegato Ernesto Esposito direttore generale della Asl Napoli 1 – sono stabili. Gli esami a cui è stato sottoposto il paziente – ha aggiunto – hanno evidenziato il miglioramento di alcuni parametri vitali".
Le condizioni dei feriti a Secondigliano
Diverso e più rassicurante il quadro clinico degli altri feriti le cui condizioni non vengono giudicate preoccupanti. Gli altri feriti dal folle sparatore sono i poliziotti Cristoforo Cozzolino e Umberto De Falco, il carabiniere Luigi Christian Infante e due passanti, Salvatore Michele Varriale e Luigi Capasso. De Falco, in forza all'Ufficio prevenzione Generale ieri per rassicurare i suoi amici e i parenti ha inviato un selfie dall'ospedale: "Ragazzi sto bene, grazie per l'affetto che mi state dimostrando", ha scritto nel messaggio riportato dal quotidiano "Cronache di Napoli".
L'elenco di morti e feriti a Secondigliano
La Questura di Napoli ha diramato un bollettino che spiega, in maniera netta, chi sono i feriti e chi sono i defunti in questo giorno di ordinaria follia.
Le vittime sono Francesco Bruner, nato nel 1955, capitano dei vigili urbani di Napoli, in servizio al Comando Ufficio Ispettivo e vicino di casa dell'omicida; Luigi Murolo, fratello dell'assassino, nato nel 1963; Concetta Uliano, moglie di Luigi, cognata del killer, classe 1964; Luigi Cantone, professione fioraio, classe 1956, che si trovava in zona per caso.
I feriti sono l'ispettore di polizia Cristoforo Cozzolino, in servizio presso il Commissariato di P.S. Secondigliano, feritoalle braccia; l'assistente capo Umberto De Falco, in serivzio all'Ufficio prevenzione generale (Upgsp), ferito all'addome e all'orecchio; il carabiniere scelto Christian Luigi Infante, in servizio al X Reggimento Campania, ferito alla mano destra e a coscia e caviglia destra; il vigile urbano Vincenzo Cinque, del 1951, in servizio all'Infortunistica stradale dei Vigili urbani di Napoli, vicino di casa di Giulio Murolo, ferito al collo e al torace; Salvatore Michele Varriale, classe 1991, il più giovane di tutti, ferito di striscio alla testa e Luigi Capasso, nato nel 1941, passante, ferito al braccio.
Rilievi della Scientifica a Miano
Stanotte e stamane la Polizia scientifica è tornata sul luogo della strage, in via detta Napoli a Capodimonte, tra Miano e Secondigliano per compiere alcuni accertamenti irripetibili. Tutta l'attività investigativa farà parte degli atti trasmessi alla Procura della Repubblica di Napoli.