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Straordinaria scoperta agli Scavi di Pompei: ritrovato lo scheletro di un bambino

Lo scheletro di un bambino – probabilmente di 7 o 8 anni – è stato ritrovato durante gli scavi alle Terme Centrali nel Parco Archeologico di Pompei.
A cura di Valerio Papadia
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Un'altra straordinaria scoperta quella effettuata dagli archeologi che lavorano nel settore Regio V degli Scavi di Pompei, interessato dai lavori per portare alla luce un nuovo pezzo di storia di uno dei siti più importanti del mondo. Lo scheletro di un bambino di 7 o 8 anni, un'altra piccola vittima dell'eruzione del Vesuvio che distrusse la città romana nel 79 d.C., è stato rinvenuto questa mattina nella zona delle Terme Centrali, come rende noto un comunicato diramato dal Parco Archeologico di Pompei. Il corpicino – è riaffiorato prima il cranio e poi le ossa – è stato ritrovato in un settore già interessato dai primi scavi nell'Ottocento: lo scheletro è stato portato al Laboratorio di Ricerche Applicate del Parco, dove esami più approfonditi forniranno ulteriori indicazioni.

"Pompei è a una svolta per la ricerca archeologica non solo per le scoperte eccezionali che regalano forti emozioni come nel caso di questo ritrovamento. Ma soprattutto perché si è consolidato un nuovo modello di approccio scientifico che affronta in maniera interdisciplinare le indagini di scavo. Un team di professionisti specializzati quali archeologi, architetti, restauratori ma anche ingegneri, geotecnici, archeobotanici, antropologi, vulcanologi lavora stabilmente, fianco a fianco e con il supporto di risorse tecnologiche all’avanguardia, per non lasciare al caso nessun elemento scientifico, e dunque ricostruire nella maniera più accurata possibile un nuovo pezzo di storia che, attraverso gli scavi, ci viene restituito" ha dichiarato il Direttore del Parco Archeologico Massimo Osanna.

Soltanto ieri, sempre nel settore Regio V, gli archeologi avevano ritrovato un tunnel risalente al 18esimo secolo – periodo in cui a Pompei vennero realizzati i primi scavi – probabilmente fatto realizzare dai Borbone, sempre alla ricerca di nuovi tesori che andassero ad arricchire la loro collezione. All'interno della galleria sono stati infatti ritrovati vasi in bronzo e affreschi, probabilmente giudicati però all'epoca di scarso valore, visto il cattivo stato di conservazione nel quale versavano.

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