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Striscione contro Salvini a Salerno: archiviata l’indagine su chi l’ha affisso

La Procura di Salerno ha archiviato l’indagine per “turbativa di riunione di propaganda” nei confronti dei due ragazzi che, lo scorso 6 maggio, in occasione di un comizio di Matteo Salvini a Salerno, esposero uno striscione con la scritta “Questa Lega è una vergogna”. Secondo il Gup “il fatto non sussiste”.
A cura di Valerio Papadia
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Sembra essere arrivata a un epilogo la vicenda – anche quella giudiziaria – dello striscione esposto a Salerno, lo scorso 6 maggio, in occasione di un comizio del ministro dell'Interno Matteo Salvini, sul quale campeggiava la scritta "Questa Lega è una vergogna". Il Gup del Tribunale di Salerno Marilena Albarano ha infatti disposto l'archiviazione dell'indagine per "turbativa di riunione di propaganda" nei confronti dei due cittadini che esposero lo striscione al balcone della loro abitazione: secondo il magistrato, "il fatto non sussiste". Lo striscione, esposto come detto in vista di un comizio in piazza del vicepremier Matteo Salvini, in piena campagna elettorale per le Europee, fu immediatamente rimosso dagli uomini della Digos, che fecero irruzione nell'abitazione.

Un cittadino denuncia la Digos

Proprio l'operato della Digos, invece, è ancora sotto la lente d'ingrandimento della magistratura. Il giornalista Marco Giordano ha infatti denunciato l'operato degli agenti di polizia proprio in merito alla rimozione dello striscione esposto dai due ragazzi. "Voglio chiarire che la mia non è una crociata contro le forze dell'ordine o la polizia. Semplicemente voglio che venga fatta luce, nel bene e nel male. Voglio sapere se siamo di fronte a una deriva e questo serve anche alle istituzioni. È un invito per chiederci in che direzione stiamo andando" ha dichiarato l'uomo, che è assistito dagli avvocati Armando Maria De Nicola e Riccardo Bucci.

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