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Tampona l’auto della ex moglie, poi picchia lei ed il suo accompagnatore

Un uomo di 54 anni ha prima tamponato l’automobile sulla quale viaggiava la ex moglie, poi ha picchiato sia lei sia l’uomo che era in macchina con la donna, mandandoli all’ospedale. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri di Pozzuoli: la donna ne avrà per 4 giorni, 30 i giorni di prognosi per l’accompagnatore.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Tampona l'auto della ex moglie e la aggredisce, picchiando anche l'uomo che era con lei in quel momento. E' l'ennesimo episodio di violenza da parte di un uomo nei confronti della propria ex compagna, nonché di un amico di quest'ultima, ed è accaduto a Pozzuoli, nel Napoletano. Protagonista della vicenda un cinquantaquattrenne, risultato poi essere già noto alle forze dell'ordine, che si trovava su via Alfonso Artiaco assieme alla sua attuale compagna alla guida della propria vettura. Improvvisamente, l'uomo ha incrociato l'automobile della sua ex compagna, con la quale vi era anche un'altra persona, e l'ha tamponata ripetutamente.

Una volta che le due automobili si sono fermate, l'uomo ha iniziato ad aggredire anche l'ex compagna ed il suo accompagnatore, finché una chiamata al 112 non ha messo in allarme i carabinieri. Giunti sul posto, i militari dell'arma della stazione di Pozzuoli hanno arrestato l'uomo, che deve rispondere ora di atti persecutori ai danni della ex moglie: dagli accertamenti di rito, è emerso che erano stati numerosi gli episodi di violenza accaduti negli anni, sia all'inizio del loro matrimonio, sia dopo la separazione, con un aumento di casi simili avvenuti proprio dopo quest'ultima. L'uomo è stato così portato a Poggioreale e deve ora rispondere di lesioni personali nei confronti della ex moglie e dell'uomo che era con lei, mentre le sue due vittime sono state accompagnate all'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, dove sono state riscontrate ferite di diverso tipo: la donna, di cinquantuno anni, ha riportato una contusione alla faccia, cuoio capelluto e collo, giudicate guaribile in quattro giorni; messo peggio invece il suo accompagnatore, di cinquantanove anni, che ha riportato una frattura della base di P2 terzo dito, con sublussazione dorsale, giudicata guaribile in trenta giorni.

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