Tamponi falsi positivi all’ospedale di Avellino a causa di un apparecchio rotto: indaga la Procura
Tamponi per il Coronavirus risultati falsamente positivi all'ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino: la Procura vuole vederci chiaro e per questo ha aperto una inchiesta. Sì, perché dopo le analisi effettuate nel laboratori del nosocomio irpino, otto tra medici e infermieri che lavorano al Moscati sono risultati positivi al Coronavirus. Le successive analisi effettuate all'ospedale Cotugno di Napoli, centro di riferimento in Campania per l'emergenza, hanno però indicato la negatività a tutti i tamponi, tranne per quello di un medico, risultato positivo al solo gene N. Da una inchiesta intera è risultato che la falsa positività è derivata dal malfunzionamento dell'apparecchiatura utilizzata nel laboratorio dell'ospedale Moscati, ma adesso, come detto, la Procura della Repubblica di Avellino vuole vederci chiaro.
Nella giornata di ieri, le forze dell'ordine hanno effettuato un blitz all'interno dell'ospedale di Avellino, acquisendo numerosi documenti relativi alle analisi effettuate sui tamponi, alle strumentazioni utilizzate in laboratorio e alla loro manutenzione straordinaria eseguita a conclusione dell'indagine interna all'ospedale. L'obiettivo dell'indagine è quello di chiarire il perché della falsa positività ai tamponi di medici e infermieri del Moscati e anche quello di chiarire perché il medico risultato positivo al gene N sia rimasto in servizio; secondo quanto disposto dal Ministero della Salute, la positività al gene N è da trattare come la positività alla Covid-19, mentre secondo l'ospedale Cotugno di Napoli, il gene N può essere riscontrato anche in altri tipi di coronavirus e, da solo, non è indice di positività.