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Tangenziale di Napoli, stop all’aumento del pedaggio: il Comune vota all’unanimità

Approvata in consiglio comunale un documento che impegna Palazzo San Giacomo ad intervenire per frenare l’aumento dei pedaggi ai caselli. Chiesto al Ministero dei Trasporti uno studio per lo svincolo d’ingresso di Zona Ospedaliera. Il Municipio condannato per 3 milioni per l’esproprio dell’area di via Cilea.
A cura di Pierluigi Frattasi
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«Stop all'aumento del pedaggio in Tangenziale». In Consiglio comunale torna la battaglia contro i rincari per i passaggi ai caselli della Tangenziale di Napoli. La guerra al pedaggio infiamma nell'Aula subito dopo l'ok al rendiconto di bilancio 2018, passato per il rotto della cuffia dopo la minaccia di astensione del gruppo Napoli a Sinistra in Comune, poi rientrata grazie all'appello del sindaco Luigi de Magistris. L'assise cittadina approva all'unanimità la mozione presentata dai consiglieri Stefano Buono, Marco Gaudini e Gaetano Troncone, che impegna la giunta comunale a prendere una posizione netta contro i continui aumenti del pedaggio della Tangenziale che scattano a seguito degli investimenti in nuove opere fatte dalla società. Lavori per svincoli ed edifici, che hanno contribuito a portare l'obolo alla cifra attuale di un euro tondo tondo.

«Al valore finanziario degli investimenti – è scritto nel documento – è collegato il costo del pedaggio, che pertanto in conseguenza di maggiori investimenti anche se non finalizzati alla manutenzione ordinaria e straordinaria di corsie, ponti, viadotti e gallerie, impianti di illuminazione, segnaletica e quant’altro, per garantire le condizioni di massima sicurezza del transito veicolare, subisce un costante incremento in virtù dell’applicazione di un moltiplicatore denominato fattore K».

Nel mirino anche la convenzione tra il Comune di Napoli e la società Tangenziale di Napoli spa, scaduta nel 2001 e prorogata attualmente al 2037, che il Comune chiede al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, retto da Danilo Toninelli, di pubblicare ufficialmente, perché ad oggi ancora top secret, nonché il «canone di sublocazione di 5 milioni e 100mila euro che Tangenziale paga ogni anno all'Anas, pari al 5% dei proventi».

Il consiglio comunale, col documento approvato, impegna il sindaco Luigi de Magistris a ridiscutere le nuove «autorizzazioni e concessioni edilizie in deroga allo strumento urbanistico per i progetti riguardanti la realizzazione di fabbricati e manufatti di servizio da parte di Tangenziale».

Chiede, poi, che «il canone di sublocazione di 5,1 milioni venga impiegato in parte per finanziare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei grandi assi viari inclusi nella viabilità cittadina che sono strategici per la mobilità urbana». Di valutare, quindi, in primo luogo «la legittimità del canone e in secondo luogo la riduzione, impegnando tali proventi per opere di compensazione ambientale a favore di Napoli».

UNO STUDIO PER LO SVINCOLO D'INGRESSO ZONA OSPEDALIERA

Tra gli altri punti, approvati dall'assemblea cittadina c'è la realizzazione dello svincolo della Tangenziale della Zona Ospedaliera. Ad oggi, infatti, c'è solo l'uscita, poco più avanti del Cardarelli. Il Consiglio chiede al ministero dei Trasporti di «provvedere alla redazione di un progetto di fattibilità di un nuovo svincolo in entrata in entrambe le direzioni Pozzuoli-Capodichino della Tangenziale».

SVINCOLO VIA CILEA, COMUNE CONDANNATO A PAGARE 3 MILIONI PER L'ESPROPRIO

La giunta arancione del sindaco Luigi de Magistris già in passato si era schierata per l'abolizione del pedaggio della Tangenziale, senza però riuscire ad ottenere risultati concreti. Il dibattito è tornato d'attualità in Aula in occasione dell'approvazione di una delibera di un debito fuori bilancio da circa 3 milioni di euro che vedeva il Comune condannato a pagare per un esproprio relativo alla realizzazione dello svincolo del Vomero di via Cilea. Molti consiglieri, pur ammettendo la legittimità giuridica dell'atto, però, l'hanno mal digerito. Marco Gaudini non ha votato la delibera: «per principio – spiega – perché quella rotonda fu fatta male, distruggendo un'area verde e sostituendola con pochi cespugli che nessuno cura». Sulle barricate anche Nino Simeone, che ha votato contro: «Mi sembra profondamente ingiusto che non solo il Comune di Napoli debba farsi carico della manutenzione di tutti gli svincoli cittadini, non solo i proventi di Tangenziale finiscano all'Anas senza che una parte sia investita a Napoli, ma che poi debba essere lo stesso Comune a sostenere i costi di un esproprio di anni fa per lo svincolo di via Cilea. Non ne faccio una questione giuridica, sulla quale non mi esprimo, ma politica e di giustizia».

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