Terra Amata, storia di un progetto che combatte la Terra dei Fuochi con la legalità
Nasce dall'incontro di realtà attive sul territorio, che hanno a cuore il bene della comunità, il progetto Terra Amata, iniziativa ambiziosa, mai realizzata prima, che mira a combattere il problema della Terra dei Fuochi attraverso la cultura, la legalità, la creazione di nuovi posti di lavoro e di una coscienza sociale consapevole affinché una terra troppo a lungo martoriata dalla criminalità e dall'indifferenza possa rinascere e diventare modello da replicare non solo sul territorio, ma in tutto il Paese. Il progetto nasce dall'incontro di differenti realtà che hanno a cuore il medesimo obiettivo: il bene della comune. È per questo che due multinazionali come Roche e Sodexo hanno deciso di unire le forze con realtà attive sul territorio come Nuova Cooperazione Organizzata, Cittadinanza Attiva e Fanpage.it.
La nascita del progetto
Terra Amata nasce, come detto, dalla comunione di intenti di tutte le forze in campo: reagire attraverso la legalità e il lavoro e promuovere la rinascita sociale. Il progetto nasce, dopo circa un anno di fase di studio, da un incontro con la Roche, che ha visitato il bene confiscato alla camorra "Alberto Varone" di Maiano, a Sessa Aurunca, nella provincia di Caserta, gestito dall'associazione "Al di là dei sogni". La casa farmaceutica ha ascoltato le storie della famiglie di quelle persone che, soprattutto nella Terra dei Fuochi, sono state colpite dal male del secolo: il cancro. Non solo: la Roche si è interessata alla storia della Cleprin, azienda chimica bruciata dalla camorra nel 2015 e riaperta soltanto nel 2017, grazie allo sforzo di chi ogni giorno lotta contro i soprusi della criminalità organizzata.
Gli obiettivi di Terra Amata
Tutte le forze in campo hanno così deciso di creare una partnership senza precedenti: la Roche, attraverso la Sodexo, utilizzerà i prodotti della Cleprin. Così facendo si permetterà l’inserimento di personale svantaggiato all’interno della produzione della Cleprin stessa. La Fondazione Roche, dalla sua parte, promuoverà borse lavoro sul bene confiscato
“Alberto Varone” sempre a favore di persone svantaggiate. Cittadinanza Attiva promuoverà un’azione di forte sollecito verso la Sanità Pubblica presente nella provincia di Caserta per lo screening tumorale, e la Roche con la sua esperienza permetterà visite specialistiche preventive assicurate da esperti oncologi. La comunicazione del progetto sarà curata dai uno dei media più importanti nel panorama nazionale italiano: Fanpage.it. Realtà giornalistica nata nel meridione, a Napoli, che in pochi anni si è affermata non solo in Italia ma in campo internazionale come media
di riferimento per la sua capacità di creare una comunicazione giornalistica corretta, chiara e innovativa.