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Terra dei Fuochi, Cipriano Chianese condannato a 20 anni per il disastro ambientale dell’ex Resit

L’imprenditore Cipriano Chianese, che in primo grado era stato condannato a 18 anni, ha avuto un aumento di pena (arrivando a venti anni di reclusione). Le accuse sono disastro ambientale e associazione per delinquere di stampo mafioso.
A cura di Enrico Tata
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Foto di repertorio
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Giulio Facchi, ex subcommissario ai rifiuti in Campania, è stato assolto. Ritenuto tra i responsabili del disastro ambientale nella ex discarica Resit di Giugliano, Napoli nord, i giudici della Corte d'Assise d'Appello del capoluogo campano hanno ribaltato la sentenza di primo grado. Le toghe della corte d'Assise avevano infatti deciso una condanna a 5 anni e 6 mesi per Facchi. L'imprenditore Cipriano Chianese, che in primo grado era stato condannato a 18 anni, ha avuto un aumento di pena (arrivando a venti anni di reclusione). Le accuse sono disastro ambientale e associazione per delinquere di stampo mafioso. Lui era il proprietario della discarica e sempre lui gestiva gli sversamenti di rifiuti tossici per conto dei Casalesi. Lui uno dei protagonisti della ‘Terra dei Fuochi'. Tali pratiche illegali e camorristiche sarebbero avvenute nella Resit per decenni. Qua l'audio della lettura della sentenza.

L'intervista di Fanpage.it a Facchi

Per quanto riguarda Facchi, i suoi avvocati dopo la lettura della sentenza di primo grado dissero ai microfoni di Fanpage.it: "Siamo convinti che in appello riusciremo a dimostrare la completa estraneità del nostro assistito". Così è stato. In un'intervista rilasciata a Fanpage.it, l'ex sub commissario di Antonio Bassolino  si disse certo che ci fu "una trattativa tra lo Stato e la camorra con la partecipazione dei servizi segreti per la gestione dell'emergenza rifiuti in Campania". Il racconto di Facchi sarebbe confermato da diverse ammissioni, anche da parte dei vertici dell'intelligence italiana. Oltre a Facchi i giudici della corte d'Assise d'Appello hanno assolto anche tre imprenditori di origini casertane Generoso, Raffaele ed Elio Roma, che in primo grado erano stati ondannati a 5 anni e mezzo, per i primi due, e sei anni.

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