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Terra dei Fuochi, comitati bloccati all’ingresso del convegno con Caldoro

Attivisti fermati dalla polizia: volevano partecipare all’evento sul Patto per la Salute col governatore. Caldoro accetta di incontrarli ma solo in separata sede. E loro rifiutano.
A cura di Angela Marino
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Niente convegno per i comitati “Stop biocidio” contro la Terra dei fuochi che oggi pomeriggio si sono recati davanti all'hotel Excelsior sul Lungomare dove c'era in programma il convegno sul Patto per la salute cui partecipava il governatore Stefano Caldoro e cui avrebbe dovuto prender parte anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha poi disdetto l'impegno. Ai manifestanti, una ventina circa, è stato sbarrato l'ingresso dagli agenti della Digos. La richiesta era quella di di entrare e ascoltare le relazioni di Caldoro e degli altri chiamati a discutere sul Patto salute e sulle ricadute in Campania “tra sostenibilità e garanzia per i cittadini”. “Le forze dell'ordine ci impediscono l'accesso – hanno affermato i manifestanti -. In questa città i convegni si organizzano con la claque, non con la cittadinanza attiva”. Caldoro, prima dell'avvio dei lavori, aveva dato la sua disponibilità a ricevere una delegazione di manifestanti, delegazione che però ha rifiutato l'incontro.

Nei giorni scorsi il tema Terra dei fuochi è tornato di nuovo dalle discussioni alle piazze: prima le manifestazioni ad Acerra per chiedere il blocco del conferimento nell'inceneritore delle ecoballe provenienti dallo stoccaggio di Eboli (Salerno), successivamente la mobilitazione di Frattaminore, comune a Nord di Napoli, inserito a pieno titolo nell'area della Terra dei fuochi, ma, ironia della sorte premiato quale “comune riciclone”, con alto tasso di raccolta differenziata. Entro la fine del mese ci saranno nuove mobilitazioni per chiedere a governo e Regione di avviare concretamente le azioni di bonifica del territorio e screening sanitario promesse.

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