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La Terra dei Fuochi, Gigi D’Alessio e quel fiume di soldi della Regione Campania

Dal concerto di Capodanno 2015 agli spot e ai docufilm sugli show musicali; dal progetto “Malaterra” ai piani di comunicazione pagati coi fondi comunitari del comparto agricolo: ecco come la Regione Campania di Stefano Caldoro vuole rilanciare la Terra dei Fuochi con le canzoni di Gigi D’Alessio.
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«Mai non mollare mai / se non ce la fai / Tieni duro e aspetta quel momento prima o poi….» cantava Luigi D'Alessio in arte Gigi, re del neomelodico, principe dei concerti, imperatore del personal branding. Lo scorso 31 dicembre 2014, quando con in mano una bottiglia di spumante, in piazza Plebiscito, s'è fatto uscire che «Nella Terra dei Fuochi solo l'1% è inquinato» la piazza, intontita dalla festa poco ha capito. Ma chi era a casa, davanti alla tivvù l'ha sentito bene. E  non era nemmeno arrivato l'anno nuovo che su Facebook Gigi D'Alessio incassava il primo dispiacere del 2015. «Negazionista», questa l'accusa. Cui il cantante ha risposto col cuore in mano: «Io ho perso a causa del tumore mia mamma, mio padre, mio fratello e amici che hanno vissuto la loro vita al mio fianco. Io, come tutta la mia Città, sono in cerca della verità! Per questo, ho accettato di sponsorizzare GRATUITAMENTE la parte sana da difendere».

Quel ‘gratuitamente' indignato e rabbioso, messo lì, in maiuscolo, merita però di essere approfondito. Perché – e lo dimostrano una serie di documenti dei quali Fanpage.it è venuto in possesso, nella vicenda del concerto di Capodanno 2015 e nei progetti messi in campo dall'artista insieme alla Regione Campania, l'espressione ‘gratis' è un apostrofo rosa tra le parole "Affidamento incarico" e "Piano di comunicazione".

Gigi D'Alessio, il Concerto di Capodanno e Sviluppo Italia

È il 22 dicembre 2014, un lunedì, il penultimo dell'anno. A Marcianise, comune dell'entroterra casertano, nel cuore di Terra di Lavoro si sigla un patto. È l'affidamento di un incarico. Ad affidare è la Sviluppo Campania, società per azioni interamente controllata dalla Regione Campania guidata da Stefano Caldoro e la cui mission è «attuazione di piani, programmi, progetti e strumenti finalizzati a favorire, promuovere e rafforzare la competitività e lo sviluppo del sistema territoriale regionale». L'affidatario è la Music Life srl nata nel 2013 con capitale sociale deliberato in 10mila euro, sede operativa a Roma in Largo dell'Olgiata (non molto distante dalla residenza di Gigi D'Alessio), guidata da due persone, Mario Calabrese ( amministratore unico col 51%) e Francesco Antonio Albo (49%). Music Life è la società che detiene in esclusiva i diritti di immagine del cantante napoletano e della compagna, Anna Tatangelo. Il contratto è protocollato col numero 1006 da Sviluppo Campania e firmato dall'amministratore delegato della società pubblica, Alessandro Gargani, figlio dell’irpino Giuseppe Gargani, democristiano di lungo corso, nonché europarlamentare dell’Udc. Stabilisce che Sviluppo Campania cooproduca con la società Music Life il concerto di Capodanno di D'Alessio in piazza Plebiscito.

Concerto e Docufilm sulla Terra dei Fuochi con Gigi D'Alessio

C'è un piano di comunicazione in allegato all'accordo con la Regione: otto slide vergate dalla Music Life che ha tutto l'interesse di convincere la Regione Campania ad allargare i cordoni della borsa. Propone un «piano strategico e operativo per la comunicazione e promozione dei prodotti della filiera produttiva della Campania». Il piano – si legge nel documento di cui Fanpage.it è in possesso – prevede il concerto di D'Alessio trasmesso da Mediaset e Radio RTL 102.5 e un Docufilm.
Già, ma che cos'è questo Docufilm? un prodotto «innovativo, dedicato all'evento e con Gigi D'Alessio come fulcro narrativo» che sarà «veicolato, diffuso e promosso in base a un percorso promozionale originale». Insomma, un filmino, «co-prodotto da Sound & Lite e da Regione Campania» e incentrato sul concerto di Capodanno con Gigi D'Alessio. E la Terra dei fuochi cosa c'entra? Eppure dovrebbe, visto che a pagina 8 del prospetto si parla di "costi e investimenti". E pur dicendo più volte che il cantautore melodico partecipa gratuitamente, qualche soldino la Regione Campania deve cacciarlo.

Docufilm e concerto di Capodanno 2015: i costi e il PAC III

È tutto nero su bianco: co-produzione contenuti concerto (live advertising ovvero pubblicità); spazi tv pubblicitari e 2 billboard (maxi cartelloni) Mediaset; co-produzione docufilm e diffusione e proiezione televisiva, insomma in tutto 580mila euro più altri 120mila dice il prospetto. L'accordo Sviluppo Campania-Music Life entra nel dettaglio: il concerto è co-prodotto, sono stati acquistati 73 spazi pubblicitari televisivi, 2 billboard, è stato fatto uno spot per il lancio in anteprima dell'evento e del videoclip, un inserto live sul palco per ciascuna filiera produttiva, una campagna di affissione 6×3. E ancora: co-produzione del docufilm e diffusione. «Il costo complessivo è pari a 685mila euro, oltre l'Iva –  si legge – e verrà corrisposto mediante bonifici bancari».

Da dove arrivano questi soldi? Palazzo Santa Lucia da dove pesca queste risorse economiche?
Non da un fondo spettacoli, non da un fondo grandi eventi. La Regione Campania li prende dal PAC III, acronimo Piano Azione e Coesione, ovvero un fondo comunitario, in questo caso ideato per accelerare l’attuazione della programmazione 2007-2013. Il PAC III ha la seguente dicitura: «Terra dei fuochi, Fondo per la realizzazione di misure anticicliche e la salvaguardia dell'occupazione da favore delle imprese – Piano di azione e Coesione. Terza e ultima riprogrammazione». In quel Pac la Regione, col decreto dirigenziale numero 437, ha previsto una misura dedicata per la realizzazione di prodotti editoriali ed una misura per l'acquisizione di spazi su media locali, nazionali e internazionali. Insomma, i soldi ai giornali e alle tivvù arrivano da lì. E i denari che dovevano servire a rilanciare l'immagine di quell'area compresa tra il Napoletano e il Casertano finiscono in grande musica napoletana. In un grande spettacolo di mezzanotte. E nella frase di D'Alessio sull'1 percento dei terreni inquinati che fa imbestialire comitati civici, sacerdoti, attivisti, semplici cittadini malati e non. Sembra ancora di sentirlo: «Besame siente como suena el corazon…io esta noche chiero solo un'emozion…»

Ma com'è possibile non aver fatto una gara per stabilire chi dovesse organizzare cosa e perché? Niente paura: è tutto a norma di legge, altroché. C'è un DPCM, un decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, del luglio 2009 (presidente Silvio Berlusconi) che ha come oggetto «Misure per il rilancio dell'immagine dell'Italia e del settore turistico in connessione con le celebrazioni per il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia e con l'Evento Expo 2015» che consente (articolo 8) «nel caso in cui ragioni connesse alla strategia comunicativa escludano la possibilità di trovare più operatori economici» di decidere d'imperio chi è il soggetto unico con cui negoziare. E quel soggetto a questo giro si chiama Music Life srl.

Le date sono importanti: Music Life srl, nella nota integrativa al bilancio chiuso il 31 dicembre 2013 nel compiacersi di aver acquisito «i diritti d'immagine, manageriali e discografici» di Gigi D'Alessio e Anna Tatangelo fino al 2018 annunciava che «sta organizzando un grande evento che si terrà a Napoli il 31 dicembre 2014, in collaborazione col Comune di Napoli e la Regione Campania, dal titolo “Gigi&Friends”, evento trasmesso in diretta Mediaset e Rtl 102,5». Insomma, il progetto già c'era, era nero su bianco da molto prima. Qualcuno avrebbe potuto malignamente pensare che è stato necessario solo riadattarlo minimamente allo scopo di renderlo finanziabile dalla Regione guidata da Stefano Caldoro, esponente di quel centrodestra berlusconiano che D'Alessio ha spesso sostenuto con concerti. E che alla fine la Terra dei Fuochi non è stata che un pretesto. Ma a pensar male si fa peccato. E nessuno, in Campania, nemmeno i consiglieri d'opposizione in Aula, battono ciglio. È Capodanno, per diamine!

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Gigi D'Alessio pensa in grande: il progetto Malaterra Tour

Nella nota al bilancio citata prima (desumibile facilmente facendo una visura camerale completa della Music Life) si evince che è «in fase organizzativa, un importante tour n Italia, in Europa, negli Usa e nel Canada, che prevede almeno 20 grandi concerti e che porterà Gigi D'Alessio e la sua band nelle capitali europee, nelle più grandi città italiane e americane». E, guarda un po', in Regione spunta un altro pacchetto di slide.
Si parla di un progetto «in continuità con il concerto di Capodanno in piazza Plebiscito». Concerti live e un concerto tutto sui social network, da Facebook a Twitter; una canzone scritta in esclusiva per la Campania, "Malaterra", i cui «diritti editoriali saranno di proprietà della Regione Campania e i relativi ricavati saranno destinati a progetti e iniziativi Campania SiCura, concordati con l'artista». Spunta di nuovo il docufilm, insieme ad uno spot e dulcis in fundo, uno speciale audio-video del tour. Insomma, una vera e propria campagna di comunicazione con al centro non la Terra dei fuochi, ma l'autore di "Anna se sposa" che si impegna a dare quindi «la sua testimonianza per le eccellenze produttive della Campania».

Malaterra Tour: in giro per il mondo, co-produce la Regione Campania

La Music Life srl – che ha anche un'altra sede secondaria in viale Carlo III San Nicola la Strada, in provincia di Caserta – ha pensato proprio a tutto. Sarà un «tour all over the world dedicato alle eccellenze delle 5 filiere produttive della Campania» e «per ciascuna tapppa il 10& del biglietto d'ingresso verrà devoluto alla campagna Campania SiCura e alle iniziative di comunicazione e marketing sul territorio». Quanto costa assistere ad un evento di Gigi all'estero? Quello alle cascate del Niagara, fa testo il sito internet dell'evento, del marzo scorso è stato venduto a partire da 90 euro.

Bruxelles, Stoccarda, Londra, Zurigo e ancora, altre tappe: il piano della Music Life è preciso: D'Alessio e la sua ricca e melodiosa voce partenopea in Europa che con la sua musica veicola un messaggio sociale attraverso la canzone "Malaterra". Ma per farlo, si sa, c'è bisogno di risorse. Co-produzione del Tour: 1,6 milioni di euro; 200mila in spot tv e radio, 450mila in video produzione del tour; 200mila in affissioni e brochure e altre 100mila per le conferenze e gli uffici stampa internazionali. Un bel po' di denaro. E la Regione di Stefano Caldoro cosa fa? Per ora non si hanno altre notizie, se non quelle di un concerto il 6 settembre prossimo a Caserta per presenare il brano "MalaTerra" che D'Alessio dice essere intermente sponsorizzato da Acqua Uliveto e Acqua Rocchetta. L'accordo economico c'è stato? Non si sa. Ora ci sono le Elezioni regionali in Campania e poi tutto dovrebbe essere più chiaro. Forse. Già, perché nei contratti di Sviluppo Campania c'è sempre la clausola di riservatezza che impedisce divulgazione e diffusione dei dati. «Questa non è la Terra dei Fuochi ma è la Terra dei cuori" dice trionfante il Gigi nazionale. E a urne quasi aperte la strofa «Le promesse vanno fatte senza luce / ma il tuo sogno va gridato a piena voce» assume tutto un altro sapore…».

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