Terra dei Fuochi, metalli pesanti nei malati di tumore: “Nessun rigore scientifico in questo studio”
Non è passato inosservato e ha suscitato qualche polemica lo studio Veritas condotto su alcuni malati di tumore di Giugliano, in provincia di Napoli, nell'area della cosiddetta Terra dei Fuochi, che ha evidenziato un'anomala presenza di metalli pesanti nel sangue di questi soggetti. Lo studio, pubblicato sulla rivista specializzata Journal of Cellular Physiology, è stato condatto da Antonio Giordano, direttore dell'Istituto Sbarro sulla ricerca sul cancro della Temple University di Philadelphia e docente all'Università di Siena e da Iris Maria Forte, dell'Istituto nazionale tumori Fondazione Pascale Crom Mercogliano. In merito ai risultati di tale ricerca si è espresso Antonio Limone, direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, che ha definito lo studio "senza nessun rigore scientifico, crea solo confusione".
"Se uno scienziato come Antonio Giordano si reca alla Camera dei Deputati a Roma e, con uno studio che si chiama ‘Veritas', ci vuole spiegare che il suo lavoro scientifico stabilisce una correlazione tra l’esposizione ad alcuni contaminanti ambientali e la patologia neoplastica con 95 pazienti e 27 individui sani, non posso fare meno di nutrire forti perplessità. La verità, in ambito scientifico, – aggiunge – è sempre parziale e temporanea e, in questo studio, l’assoluta assenza di rigore metodologico e la scarsa significatività dei dati, condite da comparazioni arbitrarie e traballanti, mi preoccupano per gli effetti che una falsa verità può determinare nella pubblica opinione, mentre tutto finisce nel frullatore mediatico, trasformando il metodo scientifico in una opinione" ha dichiarato Limone.