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Terra dei fuochi, sequestrate due discariche abusive tra Caserta e Gricignano d’Aversa

Due aree adibite a discariche abusive di rifiuti speciali sono state scoperte e sequestrate dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Caserta tra il capoluogo di provincia e Gricignano d’Aversa, due territori compresi nella cosiddetta “Terra dei fuochi”. Denunciati a piede libero i responsabili delle aree.
A cura di Francesco Loiacono
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Due aree adibite a discariche abusive sono state scoperte e sequestrate dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Caserta tra il capoluogo di provincia e Gricignano d'Aversa, due territori compresi nella cosiddetta "Terra dei fuochi". A Gricignano d'Aversa i militari del Noe hanno intercettato un autocarro che stava scaricando rifiuti speciali – detriti derivanti da attività di costruzione e demolizione edile e terreno di risulta da scavo – in un’area completamente recintata di circa tre chilometri quadrati. Sul terreno, esposti alle intemperie e senza alcuna protezione, si trovavano altri 200 metri cubi di rifiuti della stessa tipologia. Dai controlli dei carabinieri è emerso che il camion utilizzato per l’illecita operazione di smaltimento era di proprietà di una società operante nel campo dei lavori edili con sede a Santa Maria Capua Vetere, che stava eseguendo lavori di rifacimento del sistema fognario in un comune limitrofo. Sia la società sia l’area, risultata essere di proprietà di un privato, non erano autorizzate per le operazioni di smaltimento dei rifiuti in questione: i militari dell'Arma hanno dunque sequestrato il mezzo e l’intera area, denunciando il proprietario del terreno e il legale rappresentante della società edile. Entrambi sono accusati di aver gestito e smaltito senza alcuna autorizzazione rifiuti speciali.

A Caserta trovati pneumatici, resine e plastica: erano seppelliti nel terreno

A Caserta i militari del Noe hanno effettuato un'operazione analoga: in una vasta area di cantiere, regolarmente autorizzata dal Comune, hanno scoperto ingenti quantitativi di rifiuti di natura diversa. Tra i materiali c'erano terre e rocce da scavo, plastica, pneumatici fuori uso, ferro, resine bituminose, vetro, cemento armato e altro ancora. La scoperta forse più inquietante è stata fatto poco dopo: i rifiuti infatti provenivano da un'area attigua al cantiere, di pertinenza comunale, dove nel tempo erano stati seppelliti a strati. Entrambe le aree, che si estendono per oltre tre chilometri, sono state sequestrate dai carabinieri del Noe, che hanno anche provveduto a denunciare a piede libero per smaltimento illegale di rifiuti speciali i responsabili del cantiere. Nei prossimi giorni proseguiranno le verifiche per accertare la reale estensione dei rifiuti presenti nel sottosuolo e la loro eventuale pericolosità.

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