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Terremoto a Benevento con epicentro a Ceppaloni di magnitudo 2.3

Scossa di terremoto nel territorio di Benevento, con epicentro a Ceppaloni. La scossa, 2.3 di magnitudo, è stata avvertita dalla popolazione, ma non ha fatto registrare danni a cose o persone. Scossa che arriva a due giorni esatti dal 39esimo anniversario del territorio dell’Irpinia, avvenuto il 23 novembre 1980.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Terremoto nel tardo pomeriggio di oggi a Ceppaloni, nel Benevento: attorno alle 19.38, la terra ha tremato ad una profondità di dieci chilometri. La scossa ha avuto una magnitudo di 2.3 gradi sulla scala Richter. Non si registrano danni a cose o persone. La scossa è stata appena avvertita dalla popolazione sannita, visto che è stata particolarmente profonda e non si è così propagata molto in superficie. Gli strumenti dell'Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia l'hanno registrata alle 19 e 38 minuti.

La scossa è avvenuta a due giorni dal 39esimo anniversario del terremoto dell'Irpinia, che scosse la Campania e parte della Basilicata il 23 novembre 1980, quasi allo stesso orario: le 19 e 38 minuti. Quello dell'Irpinia fu particolarmente devastante: caratterizzato da quasi 7 gradi di scala Richter (6,9 gradi) e X grado della Scala Mercalli, vide come epicentro i comuni di Teora,  Castelnuovo di Conza e Conza della Campania. La sua potenza distruttrice fu tale che causò poco meno di tremila morti (2.914), quasi diecimila feriti (8.848) e circa 280mila sfollati, colpendo un'area come quella della Campania centrale principalmente rurale e totalmente impreparata di fronte ad un evento sismico di tali proporzioni. I ritardi nei soccorsi, causati anche da infrastrutture fatiscenti che non ressero l'impatto del terremoto, l'impossibilità di comunicazioni veloci, l'assenza della Protezione Civile (che all'epoca non esisteva) e tantissime altre cause, fecero sì che il terremoto causasse il maggior numero di danni possibili. L'allora presidente della Repubblica, Sandro Pertini, denunciò in televisione con veemenza i ritardi dei soccorsi, giunti in tutte le zone colpite solo cinque giorni dopo il terremoto. Venne silurato anche il prefetto di Avellino, mentre da tutta Italia accorsero i volontari che, una volta capita la vera portata del terremoto, aiutarono in ogni modo possibile la popolazione e fornirono un aiuto fondamentale per i soccorsi.

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