24 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Terzigno, amianto e scarti edili per costruire la pista ciclabile

Lastre di eternit, materiali di risulta e rifiuti da identificare venivano utilizzati per la costruzione della pista ciclabile progettata nell’area della ex ferrovia «Torre-Cancello», a Terzigno, in provincia di Napoli. Sul sposto sono intervenuti i carabinieri e gli esperti dell’Arpac. Il cantiere e stato posto sotto sequestro.
A cura di Angela Marino
24 CONDIVISIONI
Immagine

Scarti edili, materiali di risulta e rifiuti non ancora identificati utilizzati per realizzare la futura pista ciclabile. Stava per succedere a Terzigno (Napoli), dove le denunce dei cittadini sono intervenute per fermare i lavori di costruzione del percorso ciclabile progettata sul territorio dell'ex ferrovia «Torre-Cancello», oggi dismessa. Dopo numerose segnalazioni dei residenti i carabinieri sono intervenuti per fermare i lavori e procedere al sequestro dell'area. Il progetto, realizzato dalle Ferrovie dello Stato in sinergia con il Comune di Terzigno, prevede la realizzazione della pista per cicloamatori sul tratto dei binari che si trova nei pressi di via Verdi.

Dopo l'approvazione del progetto i lavori sono cominciati e la ditta incaricata ha iniziato a gettare le basi per l'edificazione del percorso. Durante i lavori, però, alcuni residenti della zona hanno notato la presenza – nell'area del cantiere – di alcuni materiali sospetti, utilizzati dagli operai dell'azienda per costruire la pista. Si trattava di scarti della lavorazione edile, materiali di risulta e – come riferito da alcuni cittadini – anche lastre di eternit. Rifiuti speciali utilizzati per edificare la nuova pista sulla quale avrebbero corso sportivi e cicloamatori. Sono partite immediatamente le denunce che hanno portato prima al sopralluogo e poi al sequestro dell'area del cantiere da parte dei militari dell'Arma. Sul posto sono intervenuti anche gli esperi dell'Arpac, che stanno procedendo, dopo i necessari rilievi, all'identificazione dei materiali rinvenuti. Sulle responsabilità della vicenda indagano invece i carabinieri di Terzigno.

24 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views