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Torre del Greco: famiglia vive in auto con bimba, dopo gli appelli non è cambiato niente

La popolazione sta donando a Michele e Nunzia, che vivono nella loro utilitaria insieme alla loro figlioletta di soli tre anni, anche attraverso una raccolta fondi. Ma questo non sostituisce, purtroppo, una necessità primaria: quella di una casa. E così, dopo gli appelli social e la solidarietà esibita dalle istituzioni, tutto è rimasto com’era.
A cura di Gaia Bozza
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Quasi una settimana fa l'appello disperato di Michele Della Croce e Nunzia Demetrio, una coppia di Torre del Greco che costretta a vivere in auto con una bimba di soli tre anni. La coppia, non potendo permettersi di pagare un affitto, aveva occupato un appartamento dell'Iacp (l'istituto autonomi case popolari di Napoli) disabitato da qualche anno, racconta Michele. Ma una mattina, però, sono arrivate le forze dell'ordine a sgomberarli, mandandoli per la strada. Da lì l'appello disperato, ma poco è cambiato. La famiglia continua a vivere in auto. La proposta del sindaco Giovanni Palomba è stata quella di concedere loro una somma di 3mila euro come forma di sostegno all'affitto di una casa. "Ma cosa possiamo farne noi di soli 3mila euro? – risponde a Fanpage  – Non possiamo permetterci di pagare un affitto, 3mila euro basterebbero solo per pochi mesi, poi come faremmo? Abbiamo bisogno di un tetto sulla testa, più che altro per la bambina".

Il sindaco Giovanni Palomba, da poco insediato dopo una elezione al veleno e lo scandalo (documentato da Fanpage.it) del controllo del voto davanti ai seggi elettorali, ha risposto alla famiglia che il Comune può poco di fronte a una sentenza esecutiva di sfratto. Di fatto, pare Michele e Nunzia, con la loro piccola, siano destinati a restare da soli, abbandonati dalle istituzioni.

È per la bambina che anche Nunzia aveva lanciato un appello anche alle telecamere di Fanpage.it: "Mi serve una casa, un tetto sopra la testa. Vedere la bambina dormire in macchina mi fa molto male. Prima avevo una casa e ora non ce l'ho più". Michele lamentava anche la totale assenza delle istituzioni: "Tutti ci hanno voltato le spalle". La popolazione sta donando alla famiglia, anche attraverso una raccolta fondi. Ma questo non sostituisce, purtroppo, una necessità primaria: quella di una casa. E così, dopo gli appelli social e la solidarietà esibita dalle istituzioni, tutto è rimasto com'era.

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