Torre del Greco, folla al funerale di Ciro Cirllo: “Seppe dare gioia a chi non ne aveva”
È gremita la chiesa di Torre del Greco per l'ultimo saluto a Ciro Cirillo, l'ex presidente della Regione Campania, che fu rapito dalle Brigate Rosse all'inizio degli anni Ottanta, morto domenica scorsa all'età di 96 anni. "Se ne va un grande uomo – ha detto il celebrante, don Andrea Magliocca, nella sua omelia -. Essere grandi significa avere conosciuto Cristo e aver pianto con lui, e Cirillo ha pianto con Cristo per tante situazioni di cui non parlo, ma sappiamo come è stato messo a dura prova, come oro nel crogiolo per essere purificato. Ma è andato avanti. Soprattutto seppe dare gioia a chi non ne aveva". Tra i presenti alla funzione, anche il vicesindaco della città vesuviana, Romania Stilo, e l'ex senatore Nello Formisano, che con uno dei figli di Cirillo, Bernardo, ha condiviso un'esperienza come consigliere comunale. Non c'erano, tuttavia, insegne della Regione.
A ricordare Cirillo è intervenuto nel corso del funerale anche l'ex presidente dell'ordine dei giornalisti Ermanno Corsi. "Uomini come te non dovrebbero morire mai", ha detto commosso, ricordandone anche i 89 giorni di prigionia nel 1981 per mano delle BR, in combutta con la camorra, dopo aver ucciso un agente di scorta e l’autista del politico. Non sono mancate, però, le polemiche, arrivate da Angelo Gava, figlio dell'ex ministro Dc Antonio, che ha dichiarato: "Ciro era una persona perbene, un amico di famiglia. È finito in pace. Come ho chiesto quando c'è stato il funerale di mio padre, ripeto ora: lasciamolo in pace. È stato vittima del terrorismo, ma anche vittima della sinistra che ha perseguitato una classe politica. Adesso riposerà in pace".