video suggerito
video suggerito

Tragedia all’ospedale Villa Betania, Rosa Andolfi muore a 29 anni dopo il parto

Una giovane mamma di 29 anni, Rosa Andolfi, è deceduta ieri, 19 febbraio, nell’ospedale Villa Betania di Ponticelli, a Napoli, poche ore dopo aver partorito il secondo figlio. La Procura ha avviato una inchiesta a seguito della denuncia presentata dal marito, la salma è stata prelevata e la cartella clinica sequestrata. Il piccolo è in buona salute.
A cura di Nico Falco
6.550 CONDIVISIONI
Immagine

La Procura di Napoli ha avviato una inchiesta sulla morte di Rosa Andolfi, la giovane mamma di 29 anni morta ieri, 19 febbraio, nell'ospedale Villa Betania di Ponticelli, nella zona orientale di Napoli, poche ore dopo aver dato alla luce il suo secondo figlio. Gli accertamenti partiti in seguito alla denuncia presentata dal marito, Umberto Iaccarino; la documentazione sanitaria è stata sequestrata e la salma della ragazza è stata prelevata per essere sottoposta alle indagini previste.

La donna, che viveva nella zona di Piazza Mercato, nel centro di Napoli, era stata ricoverata il 17 febbraio per il parto. Al suo arrivo in ospedale il quadro clinico sarebbe stato già fortemente compromesso: soffriva di due malattie congenite differenti e di una patologia respiratoria cronica. Il decesso sarebbe avvenuto proprio per il peggioramento di quelle condizioni che i sanitari avevano già osservato. I medici avevano deciso di procedere col taglio cesareo dopo una serie di accertamenti clinici sulla giovane mamma. Il bambino era nato il 19 febbraio, nel Dipartimento Materno-Infantile del Villa Betania: due chili e trecento grammi, fortunatamente in buona salute.

Subito dopo il parto le condizioni di salute di Rosa erano però precipitate: è stata ricoverata in Terapia Intensiva per problemi respiratori ed è morta cinque ore dopo. "Siamo scossi dall'accaduto e partecipiamo al dolore dei familiari – si legge in una nota dell'ospedale Villa Betania, a firma del direttore sanitario, Antonio Sciambrae siamo in attesa degli accertamenti medico-legali per avere la completa e corretta definizione degli eventi, consapevoli di avere agito nel rispetto delle regole mediche e aver fatto tutto il possibile per salvare la vita della mamma e del bambino".

6.550 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views