Tre anni senza Pino Daniele: anche le bustine di zucchero al bar ricordano il cantante

Sono passati tre anni ormai dalla morte di Pino Daniele e, a Napoli, la sua presenza è più che mai forte, così come la sua assenza si avverte ogni giorno di più, eterna dicotomia che si respira tra le strade della città che gli ha dato i natali. Sì, perché era la notte tra il 4 e il 5 gennaio del 2015 quando il cuore di Pino, già malato da tempo, praticamente da sempre, ha smesso di battere. E da allora i napoletani hanno perso un pezzo di loro stessi, ma non hanno mai perso l'occasione di festeggiarlo, di omaggiare l'uomo, l'artista e la sua opera. E allora oggi, nell'anniversario della sua morte, persino le bustine di zucchero al bar sembrano inchinarsi alla sua maestria e voler ricordare Pino.

Capita, in alcuni locali della città, di imbattersi in bustine di zucchero – proprio quelle che servono ad accompagnare ‘a tazzulella ‘e cafè – con il suo volto sorridente e la sua frase: "Io, lo ripeto, non sarei esistito come artista se non fossi nato a Napoli. Durante i miei concerti, si crea un rapporto davvero eccezionale con il pubblico di Napoli, soprattutto con i giovani. Solo i napoletani riusciranno a salvare Napoli".

Proprio oggi, il Gran Caffè Gambrinus, storico bar di piazza Trieste e Trento, ha deciso di rimettere in commercio, gratis per tutti, il Pinuccio, dolce in omaggio di Pino Daniele e creato nel 2016, in occasione del primo anniversario della morte del cantautore partenopeo. Si tratta di una sfogliatella riccia con cioccolato bianco, panna, ricotta, pan di spagna e una copertura di cioccolato.