Tremila euro per 45 bottiglie di champagne in discoteca: così è nato l’agguato ai baretti
Premeditato e soprattutto dettato dalla vendetta: la sparatoria ai baretti di Chiaia, fulcro della movida di Napoli, che il 18 novembre del 2017 portò al ferimento di sei giovanissimi, nasce due settimane prima in una discoteca della provincia partenopea. Come riporta il Corriere del Mezzogiorno, che pubblica il video, nel locale la musica ad un certo punto si interrompe: il dj scandisce i nomi: "Attenzione, sono arrivati Troncone, GT, Guiscardo, Verde e iniziano così". A questo punto parte la sfilata dei camerieri che si avvicendano al tavolo nel privè dove G.T., ovvero Giuseppe Troncone, 20 anni, figlio del boss di Fuorigrotta Vitale Troncone, sta festeggiando con i suoi amici: 45 bottiglie dal costo di 60 euro l'una, una spesa di tremila euro in una manciata di secondi.
Le immagini che immortalano G.T. che beve con gli amici, che offre bottiglie ad altri tavoli, finiscono sui social network: il video – finito anche al vaglio della Procura – finisce sotto gli occhi dei rivali dei Troncone, i Formicola di San Giovanni a Teduccio (quartiere della periferia orientale di Napoli) che due settimane dopo organizzano l'agguato a Chiaia: Giuseppe Troncone è seduto all'esterno di un locale con alcuni amici quando viene accoltellato da un minorenne appartenente al clan rivale. Il figlio del boss di Fuorigrotta reagisce e spara, ferendo sei giovanissimi: 10 giorni dopo il 20enne sarà arrestato con l'accusa di essere l'autore della sparatoria.