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Covid 19

Trovata in spiaggia col figlio nonostante i divieti: “Ho litigato con mio marito”

Litiga furiosamente col marito, prende il figlio e va a mare per godersi un po’ di calma: fermata e multata dalla polizia locale. Il fatto è accaduto a Paestum, in provincia di Salerno. Sono molti i casi del genere avvenuti in queste settimane di quarantena forzata da Coronavirus: marito e moglie o conviventi che litigano ma anche bisticci tra figli e genitori costretti h24 sotto lo stesso tetto.
A cura di Redazione Napoli
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"Ho litigato con mio marito sono uscita con mio figlio e sono venuta qui". Non fa una piega, la spiegazione della giovane moglie di Cava dei Tirreni, residente a Nocera Inferiore, fermata dalla Polizia Locale di Paestum (Salerno), mentre passeggiava col figlio piccolo, in barba alle norme nazionali e regionali anti-Covid19 che vietano da inizio marzo spostamenti se non motivati dall'acquisto di generi alimentari, dal recarsi sul luogo di lavoro o da questioni sanitarie. La donna, 42 anni, ha tentato di spiegare agli agenti le sue ragioni ma è stata trovata in costume e pareo mentre il figlio giocava a palla a mare, sulla spiaggia in località Laura. Per giustificarsi ha detto che si era spostata dal comune di domicilio dopo un acceso litigio col marito ed era uscita di casa proprio per evitare questa convivenza forzata. Gli agenti tuttavia non hanno potuto far altro che il loro dovere: sanzione da 400 euro e obbligo del rientro a casa.

Giustificazioni del genere non sono affatto rare, in queste settimane di lockdown forzato per rallentare la curva dei contagi da Covid-19 in Italia. Litigi coi congiunti,  coi genitori ma anche voglia di rivedere fidanzati o fidanzate: qualche giorno fa due focosi amanti sono stati scoperti in atteggiamenti intimi in auto in un luogo appartato in provincia di Napoli: una scappatella che è costata cara a entrambi, due multe da quattrocento euro come da dpcm e ordinanza regionale. Si sono registrati anche molti casi di crisi d'astinenza da cocaina con persone fermate da pattuglie di polizia e carabinieri nei luoghi dello spaccio per tentare di acquistare una dose.

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