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Trovata morta e imbavagliata, qualcuno ha avvisato i rapinatori che la Stefanina era sola

Stefanina Fragliasso è stata trovata senza vita, legata e imbavagliata, nella sua casa del rione Sant’Erasmo ieri, 25 marzo. I criminali sono entrati in azione quando il marito e il figlio della vittima erano appena usciti di casa, forse facendosi aprire la porta con un pretesto. L’ipotesi è di una rapina finita in tragedia. I rapinatori probabilmente avvisati da un complice appostato in strada.
A cura di Nico Falco
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Qualcuno avrebbe segnalato che la donna era rimasta sola, che era il momento buono per fare irruzione in casa e mettere a segno la rapina. Gli investigatori, al lavoro per risolvere il caso dell'omicidio di Stefanina Fragliasso, trovata legata e imbavagliata in casa sua, stanno battendo il quartiere con indagini vecchio stile e stanno esaminando le telecamere di sorveglianza alla ricerca di un “gancio” che, appostato in strada, avrebbe dato il via libera. La dinamica finora ricostruita dai carabinieri della Compagnia Poggioreale, a cui sono affidate le indagini, è quella di una rapina sfociata in tragedia. Il marito della vittima, Salvatore Russo, e l'ultimogenito della coppia, Gennaro, erano usciti intorno alle 10 di ieri mattina, 25 marzo. Mentre erano in strada Gennaro Russo aveva sentito un grido, ma non aveva pensato che venisse dalla loro abitazione e che fosse la madre; probabilmente era quello il momento in cui la donna veniva aggredita.

La signora, 76 anni, madre di quattro figli, era uscita per delle commissioni, in casa sono state trovate le buste della spesa appena appoggiate. Probabilmente, dopo essersi sincerati che marito e figlio fossero usciti, l'hanno seguita mentre rientrava a casa e sono riusciti a infilarsi nell'abitazione. Entrando subito dopo di lei, o facendosi aprire la porta con un pretesto: sulla serratura non sono stati trovati segni di effrazione. Poi, l'hanno legata e imbavagliata. Salvatore Russo era rientrato col figlio alle 11.30 nell'appartamento di via Santa Lucia ai Filippini, nel Rione Sant'Erasmo, nella zona orientale di Napoli. La porta era ancora chiusa. Dentro, l'abitazione era a soqquadro e la donna, ormai senza vita, era ancora legata sul letto.

I carabinieri sono stati chiamati dai vicini di casa, mentre i familiari cercavano disperatamente di rianimarla. Sul corpo non sono stati trovati segni di percosse, è probabile che la signora sia deceduta per un malore, causato dal forte spavento, o che a soffocarla sia stato il nastro adesivo maldestramente apposto sulla bocca; le cause della morte verranno chiarite dall'autopsia, disposta per i prossimi giorni.

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