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Truffa all’Esercito, sottufficiale ruba gli stipendi dei Vfp già congedati

Un sottufficiale dell’Esercito Italiano di stanza alla caserma “Oreste Salomone” di Capua, nella provincia di Caserta, è stato sospeso dal servizio per un anno: secondo la Procura militare di Napoli, il soldato si sarebbe appropriato, tramite uno stratagemma, degli stipendi dei Vfp (i volontari in ferma prefissata) già congedati, tirando su una somma di circa 100mila euro.
A cura di Valerio Papadia
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Un sottufficiale dell'Esercito Italiano, di stanza nella caserma "Oreste Salomone" di Capua, nella provincia di Caserta, e addetto alla contabilità, è finito nei guai: lo scorso 8 maggio, secondo quanto si apprende, il militare, da tempo indagato, è stato sospeso dal servizio per un anno; il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale partenopeo. La Procura militare di Napoli ha infatti aperto un'inchiesta sul sottufficiale, fortemente indiziato di aver sottratto gli stipendi dei Vfp – i volontari in ferma prefissata – già congedati: si parla di una truffa colossale ai danni dell'amministrazione militare. La cifra di cui il militare si sarebbe appropriato si aggirerebbe intorno ai centomila euro, secondo quanto stabilito dal Cuse (Centro unico stipendiati dell'esercito) di Roma, ma la cifra potrebbe ancora salire, visto che le indagini sono ancora in corso.

Il sottufficiale si sarebbe appropriato degli stipendi dei volontari già congedati smistandoli su conti correnti riconducibili a lui: le indagini sono partite alla fine del 2017 dopo che un volontario congedato, riammesso in servizio, si è trovato beneficiario, solo formalmente, di uno stipendio al quale non avrebbe avuto diritto. La Procura militare ha così ordinato perquisizioni nell'ufficio e nell'abitazione del sottufficiale, durante le quali è stata sequestrata documentazione bancaria.

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