Truffe ad anziani, protocollo Comune-Prefettura a Napoli con 152mila euro dal Viminale

Potenziare le agenzie di cittadinanza delle Municipalità, favorire i contatti tra associazioni di volontariato e terzo settore, attivare nuovi percorsi di assistenza e inclusione, con l'obiettivo di tutelare gli anziani agendo nella prevenzione e nel contrasto delle truffe di cui molto spesso sono vittime, in special modo quando si tratta di persone sole. È l'obiettivo del protocollo siglato oggi, 11 settembre, dal prefetto di Napoli, Carmela Pagano, e dal sindaco Luigi De Magistris, in esecuzione della direttiva del ministero dell'Interno che per questo progetto ha stanziato fondi per 152.800 euro.
Il protocollo contro le truffe agli anziani prevede il potenziamento delle 10 agenzie di cittadinanza già presenti sul territorio, una per ogni Municipalità in cui è diviso il comune di Napoli, che rafforzano le espressioni di cittadinanza attiva al servizio della comunità locale; lo sviluppo di reti che mettano in contatto stabilmente associazioni di volontariato e del terzo settore; sostenere nuove pratiche di welfare territoriale, con percorsi di assistenza e inclusione sociale con particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione. Nell'accordo è previsto inoltre che alla formazione dei referenti delle agenzie di cittadinanza coopererà anche la Polizia Municipale, insieme alle altre forze di polizia.
Secondo il progetto presentato il Comune di Napoli dovrà realizzare, si legge nel documento protocollato, "azioni di assistenza leggera e di prossimità agli anziani, di promozione e sostegno dei luoghi di aggregazione spontanea della comunità territoriale e di promozione della cittadinanza attiva, di percorsi di inclusione sociale nonché di campagne informative/divulgative sul tema".
Il contributo verrà erogato dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale per i servizi di ragioneria ad avvenuta assegnazione delle risorse finanziarie da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze; arriverà dal Fondo Unico di Giustizia, come previsto dalla circolare del Gabinetto del Ministro n. 11001/110/25 del 22 maggio 2019.